Riassunto
Esiste in topologia una nozione intuitiva di “equivalenza di forme” che è più ampia della nozione di omeomorfismo. Due sottoinsiemi connessi e regolari di ℝ2, dove regolare è inteso in senso intuitivo, come opposto di complicato, bizzaro, patologico, perverso ecc., hanno forme equivalenti se hanno lo stesso numero di buchi. Ad esempio le lettere che formano la parola OMOTOPIA, pensate ciascuna come un’unione connessa di linee e segmenti di ℝ2, si dividono in 2 classi di equivalenza di forme: difatti, le tre lettere O,P,A hanno forme equivalenti perché aventi un solo buco, mentre M,T,I hanno forme equivalenti perché senza buchi.
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Manetti, M. (2014). Omotopia. In: Topologia. UNITEXT(), vol 78. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-5662-6_10
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-5662-6_10
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