Skip to main content

L’assioma di scelta

  • Chapter
  • First Online:
Logica

Part of the book series: UNITEXT ((UNITEXTMAT,volume 111))

  • 746 Accesses

Astratto

L’assioma di scelta. Dimostrazione dell’equivalenza (in \(\mathit{ZF}\)) di alcune sue diverse formulazioni. La nozione di infinito secondo Dedekind.

This is a preview of subscription content, log in via an institution to check access.

Access this chapter

Chapter
USD 29.95
Price excludes VAT (USA)
  • Available as PDF
  • Read on any device
  • Instant download
  • Own it forever
eBook
USD 29.99
Price excludes VAT (USA)
  • Available as EPUB and PDF
  • Read on any device
  • Instant download
  • Own it forever
Softcover Book
USD 39.99
Price excludes VAT (USA)
  • Compact, lightweight edition
  • Dispatched in 3 to 5 business days
  • Free shipping worldwide - see info

Tax calculation will be finalised at checkout

Purchases are for personal use only

Institutional subscriptions

Notes

  1. 1.

    Seguendo [25], sembrerebbe proprio che i greci sapessero non solo che, ovviamente, la prima manipolazione algebrica considerata è, in generale, scorretta, ma anche che la serie geometrica di ragione \(x<1\) è convergente (e quindi in questo caso particolare la manipolazione è corretta).

  2. 2.

    Si veda l’Osservazione 201.

  3. 3.

    Si noti che se \(\langle a,r\rangle \) è un tale insieme ordinato, allora \(a\neq \emptyset \), perché \(\emptyset \) è un sottoinsieme bene ordinato di \(a\) che deve dunque ammettere un maggiorante in \(a\).

  4. 4.

    Si veda l’Osservazione 201.

  5. 5.

    Ci si può chiedere perché non sia possibile procedere allo stesso modo nel caso in cui sia \(I\) infinito (e la stessa osservazione si può fare nel caso di AS2). Un modo di spiegarlo è osservare che per \(I\) finito (diciamo con \(n\) elementi che identifichiamo con \(1,\ldots ,n\)) la funzione può essere definita esplicitamente dalla relazione funzionale espressa dalla formula \(A(x,y)\) seguente: \((x=1\wedge y=b_{1})\vee \cdots \vee (x=n \wedge y=b_{n})\). Questo non è possibile nel caso infinito, perché non si otterrebbe una formula.

  6. 6.

    Poiché alcune delle formule considerate comportano un’estensione del linguaggio ℒ della Definizione 39, si intende qui un’opportuna estensione di \(\mathit{ZF}\), secondo quanto specificato nel Paragrafo 5.5.

  7. 7.

    La verifica che \(\{\{i\}\times a_{i}:i\in I\}\) sia effettivamente un insieme è lasciata al lettore.

  8. 8.

    Il lettore è invitato a verificare che l’argomento si applica anche al caso particolare in cui \(a=\emptyset \).

  9. 9.

    Si osservi che siamo esattamente nella situazione descritta dall’Osservazione 134.

  10. 10.

    Si noti che \(\alpha _{0}\neq \emptyset \): infatti si ha \(\mathit{Im}(F\mid \emptyset )=\mathit{Im}( \emptyset )=\emptyset \subseteq a\), e d’altra parte stiamo supponendo \(a\neq \emptyset \); pertanto vale \(\mathit{Im}(F\mid \emptyset )\subseteq a \wedge \mathit{Im}(F\mid \emptyset )\neq a\) e dunque \(\alpha _{0}\neq \emptyset \).

  11. 11.

    Si noti che \(\emptyset \in c\) perché \(\emptyset \) è un sottoinsieme di \(a\) che ha un maggiorante stretto in \(a\) (qualunque elemento di \(a\) lo sarà, e sappiamo che \(a\neq \emptyset \)).

  12. 12.

    Come nel caso della precedente Nota 321, si osservi che siamo esattamente nella situazione descritta dall’Osservazione 134.

  13. 13.

    Si noti che \(\alpha _{0}\neq \emptyset \) perché \(\mathit{Im}(F\mid \emptyset )=\mathit{Im}(\emptyset )=\emptyset \in c\) (per la Nota 323).

  14. 14.

    Si noti che \(\emptyset \in X\).

  15. 15.

    Si noti che se \(Y=\emptyset \), allora vale \(\bigcup_{y\in Y}y=\emptyset \), e sappiamo che \(\emptyset \in X\) per la Nota 326.

  16. 16.

    Poiché \(x\neq y\), vale \(x\cap y= \emptyset \), e quindi da \(\xi \in x\) segue che \(\xi \notin y\).

  17. 17.

    Questo argomento costituisce anche una dimostrazione diretta del fatto cha dal teorema di Zermelo discende AS3.

  18. 18.

    Un insieme numerabile è un insieme equipotente ad un ordinale \(\alpha \leqslant \omega \), come dalla Definizione 76.

  19. 19.

    Cioè se \(I\) non è numerabile nel senso della Definizione 76 già menzionata.

  20. 20.

    Abbiamo già convenuto di chiamare infinito un tale ordinale, come ricordato nell’Osservazione 208.

  21. 21.

    Visto che \(f(\delta )\in \alpha \) per ipotesi, deve essere \(f(\delta )\leqslant \beta \) e quindi \(\nu \in \beta \).

  22. 22.

    Si noti che, per \(\delta \in \beta \), non può accadere che sia \(f(\delta )=\gamma \), perché \(f(\beta )=\gamma \) e per ipotesi \(f:\alpha \Rightarrow \alpha \) è una funzione iniettiva. I due casi elencati per \(f(\delta )\) esauriscono quindi tutti i casi possibili.

  23. 23.

    Ricordiamo che l’ipotesi della Proposizione 81 è l’esistenza di un isomorfismo tra \(\alpha \) e \(\beta \).

  24. 24.

    Stiamo sfruttando l’Osservazione 209.

  25. 25.

    Si noti che potrebbe essere \(x=y\), nel qual caso avremmo anche \(f=g\).

  26. 26.

    In tal caso, da \(a\sim \alpha \) con \(\alpha \geqslant \omega \), segue anche che \(a\) è Dedekind-infinito, senza bisogna di far ricorso all’assioma di scelta: basta applicare all’insieme \(a\) e ad una qualsiasi corrispondenza biunivoca tra \(a\) e \(\alpha \) la dimostrazione del Punto (ii) del Teorema 39.

  27. 27.

    Stiamo sfruttando l’Osservazione 209.

  28. 28.

    Si noti che, conformemente all’Osservazione 128, se \(a=\emptyset \) deve valere anche \(b=\emptyset \), perché non esiste alcuna funzione di dominio \(b\neq \emptyset \) e codominio \(\emptyset \).

  29. 29.

    Spesso l’insieme \(\{y\in b: f(y)=x\}\) si denota semplicemente \(f^{-1}(x)\), ma vogliamo riservare qui la notazione \(f^{-1}\) alla funzione inversa di \(f\), e nella fattispecie tale funzione in generale non esiste, perché \(f\) non è necessariamente iniettiva.

  30. 30.

    Si osservi che nel caso in cui \(a=\emptyset \), si ha \(b=f=g=\emptyset \).

  31. 31.

    Mentre abbiamo già osservato, nell’introduzione a questo capitolo, che, in generale, l’estensione all’infinito di operazioni lecite al finito non è lecita, come verosimilmente avevano intuito i greci.

  32. 32.

    Qui il termine “paradossale” va inteso nella sua accezione letterale (contro la doxa, contrario all’opinione, sorprendente) e non in quella logica, come già discusso.

Riferimenti bibliografici

  1. Dehornoy, P.: La théorie des ensembles. Introduction à une théorie de l’infini et des grands cardinaux. Calvage et Mounet, Paris (2017)

    MATH  Google Scholar 

  2. Jech, T.J.: The Axiom of Choice. North-Holland, Amsterdam (1973)

    MATH  Google Scholar 

  3. Krivine, J.L.: Théorie des ensembles. Cassini, Paris (1998)

    MATH  Google Scholar 

  4. Leonesi, S., Toffalori, C.: Matematica, miracoli e paradossi. Storie di cardinali da Cantor a Gödel. Mondadori, Milano (2007)

    Google Scholar 

  5. Russo, L.: La rivoluzione dimenticata: il pensiero scientifico greco e la scienza moderna. Saggi Universale Economica Feltrinelli. Feltrinelli, Milano (2001). https://books.google.it/books?id=ddzSELFsHD0C

    MATH  Google Scholar 

  6. Zellini, P.: Breve storia dell’infinito, settima edizione. Adelphi, Milano (2006)

    Google Scholar 

Download references

Author information

Authors and Affiliations

Authors

Rights and permissions

Reprints and permissions

Copyright information

© 2018 Springer-Verlag Italia S.r.l., part of Springer Nature

About this chapter

Check for updates. Verify currency and authenticity via CrossMark

Cite this chapter

Abrusci, V.M., Tortora de Falco, L. (2018). L’assioma di scelta. In: Logica . UNITEXT(), vol 111. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-3968-1_8

Download citation

Publish with us

Policies and ethics