Riassunto
Come noto, vi sono tante definizioni di progettazione. Quelle tradizionali però si basano più sull’umanesimo e l’erudizione che su principi scientifici di più vasta portata. Vale la pena quindi presentare una definizione più attuale. Si è affermato (vedi capitolo 10, paragrafo 10.1.2) che un progetto è un processo creativo di organizzazione intenzionale delle parti di un sistema complesso, in modo da assolvere a un insieme di funzioni che vanno oltre la capacità delle singole componenti1. Ne segue che la progettazione non può prescindere, proprio in funzione del suo senso e contenuto etimologico, da una corretta e inequivocabile definizione di:
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1.
principi di integrazione per ricomporre in un corretto rapporto forma e contenuto;
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2.
scopi per cui si progetta e funzioni da assolvere;
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3.
condizioni ambientali del contesto da trasformare;
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4.
criteri scientifici che indirizzano la composizione e il disegno degli elementi in un insieme (strutturazione del progetto), in stretta interrelazione con i
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5.
dati tecnici necessari al dimensionamento del progetto.
Si ricordi il principio delle proprietà emergenti per cui un “tutto organico” è maggiore delle somma delle sue componenti (epistemologia gestaltica). Ciò significa che, in un sistema, la disposizione delle componenti è di cruciale importanza, in quanto — a parità di entità di tali componenti e/o di loro caratteristiche — cambiando solo la disposizione delle stesse il sistema può non funzionare.
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Riferimento
Il fondatore del primo corso di laurea in Landscape Architecture (Olmsted, 1899) presso l’Università di Harvard (USA) aveva già predetto che le nuove funzioni dei parchi urbani avrebbero dovuto diventare soprattutto ecologiche.
Da un principio di ecologia del paesaggio (Forman, 1995) che suggerisce di dividere in almeno due parti le macchie boscate da inserire in un ecotopo, di cui una decisamente più grande.
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Ingegnoli, V. (2011). Progettazione di un parco urbano e indirizzi per il parco Citylife a Milano. In: Bionomia del paesaggio. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-2041-2_12
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-2041-2_12
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