Riassunto
L’attenzione alle parole con cui la donna descrive i propri sintomi è essenziale per cogliere la storia del disturbo — della vulvodinia — fin dall’inizio; per annotare i fattori che la donna ritiene importanti nella sua genesi e nel suo mantenimento; per riconoscere le comorbilità mediche e psicosessuali, spesso evidenti fin dalle prime parole; per registrare le diagnosi formulate e le eventuali cure, con attenzione a quello che si è rivelato utile, da continuare quindi, e migliorare, rispetto a quanto è stato inutile o dannoso.
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Graziottin, A., Murina, F. (2011). Vulvodinia: che cosa dicono le donne?. In: Vulvodinia. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1899-0_4
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