Riassunto
In Italia le Unità di Ortopedia e Traumatologia si stanno già battendo per offrire un management di alta qualità al gran numero di pazienti con fratture da fragilità. La presenza di una prima frattura da fragilità è il principale fattore di rischio per una successiva frattura, poiché aumenta il rischio di ulteriori fratture da 2 a 5 volte e raddoppia il rischio di frattura del collo femorale indipendentemente dall’età e dalla massa ossea. Più del 50% delle donne e del 30% degli uomini andrà incontro nel corso della vita a una frattura da osteoporosi. Metà dei pazienti con frattura di collo di femore rimarrà disabile e il 25% necessiterà di assistenza domiciliare per molto tempo. Il 10–24% dei pazienti con frattura di femore muore entro un anno dalla frattura. Per le donne caucasiche il rischio di morte per frattura di femore è paragonabile a quello del cancro al seno. Gli uomini, dopo la frattura di collo femore, hanno un rischio di mortalità più elevato delle donne.
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Tarantino, U., Resmini, G. (2011). Conclusioni. In: La gestione delle fratture da fragilità ossea. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1881-5_8
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-1881-5_8
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