Riassunto
L’evento più importante per la storia dell’ingegneria strutturale italiana nella seconda metà dell’Ottocento è il varo del decreto legislativo 13 novembre 1859 n. 3725 del Regno di Sardegna, meglio noto come legge Casati, in vigore dal 1860 nel regno sabaudo e poi esteso a tutta Italia, che riformò l’intero ordinamento scolastico e istituì le Scuole di applicazione per ingegneri. Tra le varie scuole la più importante per la meccanica delle strutture, almeno all’inizio, fu quella diTorino. Il personaggio chiave di questa scuola fu Giovanni Curioni, erede di Luigi Federico Menabrea che aveva insegnato la meccanica delle strutture agli allievi ingegneri prima della riforma Casati. Curioni fece proprie le ricerche diMenabrea sul modo di risolvere le strutture ridondanti e fu relatore della tesi di laurea cheAlberto Castigliano presentò a Torino nel 1873, dove la tecnica diMenabrea per risolvere i tralicci iperstatici veniva estesa anche alle membrature inflesse. In questo capitolo concentriamo l’attenzione sui contributi di Menabrea e Castigliano cercando di metterne in luce pregi e difetti e mostrandone le connessioni.
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Capecchi, D., Ruta, G. (2011). I teoremi di minimo di Menabrea e Castigliano. In: La scienza delle costruzioni in Italia nell’Ottocento. UNITEXT(). Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1714-6_4
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-1714-6_4
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