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Radiofarmaci diagnostici convenzionali

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Fondamenti di medicina nucleare

Riassunto

La disponibilità dei radiofarmaci diagnostici convenzionali è progredita negli ultimi quarant’anni circa attraverso notevoli mutamenti in ambito sia radiochimico in senso stretto, sia tecnologico e strumentale. Questa evoluzione (che continua tuttora) è stata guidata soprattutto dall’esigenza di sviluppare radiofarmaci idonei alla caratterizzazione di una gamma crescente di malattie e quanto più specifici possibile, tenendo comunque conto che il termine “specificità” assume in medicina nucleare un significato diverso da quello normalmente utilizzato per altre metodiche diagnostiche. Infatti, mentre la maggior parte delle indagini medico-nucleari è effettivamente in grado di distinguere lo stato di malattia da quello di non malattia, è in generale non molto spiccata la loro capacità di differenziare le diverse patologie; l’esempio classico è quello della scintigrafia scheletrica (nella quale patologie anche molto diverse fra loro, ad esempio neoplastiche o non neoplastiche, possono presentarsi con quadri scintigrafici simili); considerazioni analoghe valgono anche per le indagini PET in ambito oncologico, con le quali è praticamente impossibile differenziare i diversi istotipi neoplastici in base al solo quadro di ipercaptazione del radiofarmaco metabolico). Sono nel frattempo divenuti ormai obsoleti (e non più disponibili commercialmente) radiofarmaci come 131I-Sieroalbumina umana (utilizzata in passato come indicatore intravascolare), 131I-Macroaggregati di albumina umana (scintigrafia polmonare perfusionale), 131I-Fibrinogeno umano (scintigrafia dei trombi intravascolari), 198Au-colloidale e 111InCl3 (scintigrafia epato-splenica e midollare), 75Se-Metionina (scintigrafia pancreatica e paratiroidea, utilizzata in associazione con un secondo radiofarmaco), 197Hg-Clormerodrina (scintigrafia renale), 111In-Bleomicina (radiofarmaco oncotropo generale), vari radiofarmaci marcati con 113mIn (con applicazioni diverse), e altri ancora.

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Orsini, F. et al. (2010). Radiofarmaci diagnostici convenzionali. In: Volterrani, D., Mariani, G., Erba, P.A. (eds) Fondamenti di medicina nucleare. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1685-9_4

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