Riassunto
A partire dal 1783, anche in Italia iniziarono le prime esperienze aerostatiche.La buona nuova delle ascensioni non tardò ad arrivare nelle città più grandi. A Venezia la portò un dispaccio dell’ambasciatore veneto alla corte francese, Daniele Dolfin. A Firenze, il direttore dell’osservatorio astronomico, l’abate Leonardo Ximenes, vecchiotto ma sempre vispo, ricevette un ragguaglio scientifico dell’esperimento da un membro dell’Accademia delle Scienze di Parigi. L’abate lo fece stampare subito, aggiungendovi un commento che, imprudentemente, accostava la scoperta dei Montgolfier alla barca volante del Lana. Dalle prime notizie più o meno dettagliate si passò in un baleno alla pratica. Dalle grandi città, le ascensioni iniziarono a diffondersi anche in quelle piccole, con il solito strascico di entusiasmi. Sebbene in toni minori rispetto agli eccessi francesi, la mania del pallone valicò le Alpi. Non vi furono solo gli scienziati che volevano replicare ai Montgolfier ma or sono tutti grandi e piccini, e i piccoli più dei grandi, che per gioco o per sollazzo, fabbricano palloni e li spediscono alle stelle.
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(2010). Mongolfiere sopra l’Europa. In: Quei temerari sulle macchine volanti. I blu. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1590-6_6
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