Riassunto
Per iniziare un viaggio sull’acqua si può partire da qualsiasi luogo. Si può cominciare seguendo un fiume a ritroso, come facevano gli esploratori del passato, o abbandonarsi alla corrente come Ulisse. Si può intraprendere un viaggio metaforico osservando i campi aridi di una qualche zona del Sahel, spalancati verso l’alto nella speranza di una nuvola, o piazzarsi sulle poltroncine delle aule affollate dei forum internazionali, dove i potenti della Terra parlano di crisi idrica confortati dalla presenza laterale di bottiglie sigillate e colme di acqua minerale. Un viaggio sull’acqua può partire dalla scrivania sommersa di documenti in un ufficio tecnico di un acquedotto o da un laboratorio specializzato che gioca con temperatura e pressione per svelare il mistero delle geometrie dei fiocchi di neve. Si può cominciare anche da una comune pozzanghera o da un ciottolo fluviale di una strada del centro città. Ma anche da un pomodoro, da una mucca, da un platano o da un pellicano. Tutto — veramente tutto — ciò che si muove sulla superficie della Terra ha (o ha avuto) a che fare con l’acqua, una sostanza chimica straordinaria che riesce a disciogliere e trasportare la materia, modellare la forma e cullare la vita del nostro pianeta.
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© 2010 Springer-Verlag Italia, Milano
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Monaco, L. (2010). Partenza: l’anello spezzato. In: Water trips. I blu. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1369-8_1
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