Estratto
Molto spesso, capita che i neofiti dell’imaging planetario guardino con occhi increduli alle immagini, prodotte con la webcam, dai migliori amatori a livello mondiale e perdano la voglia di provarci loro stessi. Le frasi che si sentono più spesso sono del tipo: “Deve avere delle condizioni di seeing straordinarie”; oppure: “Il mio telescopio è un bidone”. I fattori che impediscono a un osservatore planetario di ottenere subito i migliori risultati possono essere molti ma, sostanzialmente, si riducono ai seguenti (in ordine approssimativo di importanza):
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• Bisogna compiere un’enorme quantità di osservazioni per sperare di poter “catturare” i pochi momenti di buon seeing.
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• Il telescopio deve avere un’ottica di qualità ed essere ben collimato.
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• Il telescopio e l’intero Osservatorio devono portarsi velocemente alla temperatura ambiente.
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• La webcam deve essere messa a fuoco con molta accuratezza.
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• Le informazioni giornaliere sulla stabilità atmosferica e le corretti a getto sono di importanza vitale.
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• La conoscenza e l’esperienza nell’elaborazione delle immagini sono impagabili.
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• Nessuna tappa dell’intero processo osservativo deve essere percorsa in modo frettoloso, specialmente la parte sull’elaborazione delle immagini.
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(2008). Nozioni fondamentali sull’alta risoluzione. In: Imaging planetario: Guida all’uso della webcam. Le Stelle. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-0720-8_3
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-0720-8_3
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