Estratto
La presenza di disturbi cognitivi nei pazienti con SM era stata già individuata da Charcot, come si può dedurre dalle sue descrizioni della malattia risalenti al 1877. Dopo un lungo periodo, in cui tali disturbi non hanno ricevuto dalla maggior parte degli autori la giusta attenzione, negli ultimi 30 anni sono stati fatti notevoli progressi nella comprensione delle caratteristiche quantitative e qualitative di tali compromissioni. Dati sulla frequenza dei disturbi cognitivi sono estremamente variabili e dipendono dalle metodologie utilizzate e dal tipo di pazienti esaminati. Secondo gli studi metodologicamente più corretti circa il 45–65% dei pazienti con SM mostra disfunzioni cognitive di una certa entità (Rao S.M. et al., 1991a; Rao S.M., 1995; Fischer J.S., 2001; Bobholz J.A. e Rao S.M., 2003; Amato M.P. et al., 2006). Si va da disturbi selettivi di specifiche funzioni sino ad una compromissione grave e diffusa.
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(2007). I deficit cognitivi nella sclerosi multipla. In: La riabilitazione dei disturbi cognitivi nella sclerosi multipla. Metodologie Riabilitative in Logopedia, vol 14. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-0597-6_2
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