Estratto
La stimolazione del recettore AT1 prodotta dall’Angiotensina II dà luogo ad una serie di eventi, la cui sequenza - secondo l’ipotesi più accreditata (Thomas 1999; Conchon e Clauser 2004) (Fig. 2) - inizia con una modifica della conformazione del recettore, che permette ad esso di legarsi ad alcune proteine eterotrimeriche (GPs) e di attivare le vie di transduzione del segnale. Successivamente, nel giro di pochi secondi, il recettore viene fosforilato in corrispondenza della Ser e della Thr contenute nella sua terminazione carbossilica e ciò determina il suo distacco dalle GPs (e la cessazione della transduzione del segnale), ed il suo legame con altre proteine (le β-arrestine), che provvedono a trasportare il complesso ormone/recettore all’interno della cellula. Infine, per effetto del pH acido esistente a questo livello, il complesso ormone/recettore si dissocia, il recettore viene defosforilato (quindi riattivato) e si ricicla sulla membrana cellulare, mentre l’Angiotensina II giunge ai recettori citoplasmatici e nucleari, oppure è degradata dalle peptidasi.
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(2007). II recettore AT1: la struttura ed il legame con le GPs. In: I recettori dell’angiotensina. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-0567-9_2
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