La riduzione di volume polmonare broncoscopica nell’enfisema

Estratto

L’enfisema è definito come una alterazione anatomica caratterizzata da persistente dilatazione degli spazi aerei distali ai bronchioli terminali, associata alla distruzione delle pareti alveolari, in assenza di fibrosi [1]. La principale conseguenza fisiopatologica di questa condizione anatomica è la perdita di ritorno elastico del polmone che costituisce il fattore più importante alla base della riduzione del flusso aereo espiratorio. I meccanismi con cui la diminuzione di elasticità del polmone determina riduzione del flusso aereo sono essenzialmente due: da un lato si verifica una ridotta pressione di spinta [2] che nella espirazione è principalmente sostenuta dalla capacità di retrazione elastica del parenchima polmonare, dall’altro la mancanza di trazione radiale sulle vie aeree provoca una riduzione di calibro dei vettori bronchiali stessi [3]. Deve inoltre essere ricordato che l’ostruzione al flusso è sostenuta anche da una alterazione intrinseca su base flogistica delle vie aeree, condizione che nell’enfisema in fase avanzata coesiste pressoché costantemente con le alterazioni del parenchima.