Zusammenfassung
Guicciardini unterscheidet sich von Machiavelli wesentlich dadurch, daß er eine ausgesprochen aktive Natur war. Entscheidend für sein Leben ist der Umstand, daß er im Jahre 1503, also im Alter von 20 Jahren, gemäß dem Wunsche seines sittenstrengen Vaters auf die Nachfolge seines Oheims, des Bischofs von Cortona verzichtete, obgleich sie ihm die Aussicht auf die Kardinalswürde eröffnet hätte.1 Für ihn selber hatte dieser Verzicht zur Folge, daß er seine angeborene Leidenschaft zur Politik um ihrer selbst willen2 sein Leben lang mit ungenügenden Mitteln und Befugnissen im Dienste von Männern betätigen mußte, die er im Grunde seines Herzens verachtete. Trotzdem hat er sich mit unerhörter Zähigkeit und Energie vom einfachen florentinischen Advokaten zum höchsten Beamten des Papstes emporgearbeitet und dabei eine Erfahrung in der Staatskunst seiner Zeit erworben, durch die er den Beobachter Machiavelli weit übertrifft, während er ihm an Kühnheit des Denkens und Kraft der Darstellung ebensoviel nachsteht.
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Literatur
Op. Ined. X 68: „Uno fondamento da farmi grande nella Chiesae da poterne sperare di essere un di Cardinale... finalmente non se ne fece nulla. Perchè Piero al tutto dispose di non volere alcuno figliuolo prete, benchè avessi cinque figliuoli maschi, parendogli le cose della Chiesa fussino molto trascorse; e volle più tosto perdere la utilità grande che era presente e la speranza di fare uno figliuolo gran maestro, che maculare la coscienza sua.“
Es sei hier ein für allemal verwiesen auf die Charakteristik Guicciardinis in dem ausgezeichneten Buche von Eugène Benoist, Guichardin historien et homme d’Etat italien au XVIe siècle, Thèse Marseille 1862.
Benoist 192, der jedoch die daran geknüpfte Anekdote bezweifelt.
Schon bei Vespasiano da Bisticci. Vgl. A. v. Martin, a. a. O. 334.
Ranke, Zur Kritik neuerer Geschichtschreiber, 56: „Guicciardinis Stellung in der Welt beruht darin, daß er florentinischer Optimat und päpstlicher Staatsmann zugleich war.“
Leider sind mir die laut Benoist 21 in der Biblioteca Magliabecchiana, Classe XIX 188, 189 vorhandenen „Consulti legali del Guicciardino“ nicht zugänglich.
Op. Ined. X begonnen 1508. Leider von Canestrini aus Rücksicht auf die Familie nur unvollständig abgedruckt. Anm. zu X 4.
Op. Ined. X 3: „Fare qualche memoria delle qualità dei progenitori nostri.“ Op. Ined. X 15.
Op. Ined. X 32 wohl „sanissimo“ zu lesen.
Op. Ined. X 61 „bianca e bella aria, sanissimo e gagliardissimo“, auch Alamanno Salviati, Op. Ined. X 83: „di complessione robusta e di bella presenza.”
Op. Ined. X 55; ähnlich X 15. Piero: „fù netto ne’ casi della roba.“ u. a.
Op. Ined. X 15 Piero: „FA etiamdio vecchio lussurioso e feminacciolo forte“, ähnlich Luigi X 32 u. a.
Op. Ined. X 65–255. 2 Op. Ined. 183–224. s Des Livres. Essays 1110.
Vgl. auch den Anfang des „Ricordi di Famiglia“.
Op. Ined. X 68. 6 Op. Ined. X 74. 7 Op. Ined. X 85.
Op. Ined. X 81. 9 Op. Ined. X 89. 10 Op. Ined. X 103–141.
Op. Ined. X 108. 2 Op. Ined. X 122. 3 Op. Ined. X 125.
Op. Ined. X 111: „Sia adunque il fondamento e una base solidissima delle consolazione tua il sentirti la conscienza monda.“
Op. Ined. X Accuse 152–215; Difese 216–255. 2 Op. Ined. X 210.
Ranke, Zur Kritik neuerer Geschichtschreiber 51: „Es lag gleichsam in der Natur Guicciardinis, sich in Fällen zweifelhafter Entscheidung das für und wider zu vergegenwärtigen.“
Op. Ined. 183–224, Nr. 257: „Questi ricordi sono regole che si possono scrivere in su libri; ma e’ casi particolari, che per averedi versa ragione s’ hanno a governare altrimenti, si possono male scrivere altrove che nel libro della discrezione.“ Ricordo 44.
Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio. Op. Ined. 1 75 Discorso 19: „Se a reggere una moltitudine è più necessario o l’ ossequio o la pena“, ebenso Ricordo 41.
Ricordo 78, 232; Considerazioni, Op. Ined. I 67; Ricordo 147, 309.
Ricordo 382: „Chi è bene savio ha da contentarsi più di essersi mosso con buono consiglio, ancora che lo effetto sia stato malo, che se in un consiglio cattivo avessi avuto lo effetto buono.“
Vgl. Francesco de Sanctis: L’uomo del Guicciardini (Nuovi saggi critici): „L’uomo del Guicciardini vivit imo in senatum venit e Io incontri ad ogni passo. E questo uomo fatale c’impedisce la via, se non abbiamo la forza di ucciderio nella nostra coscienza.“
A Erstmals veröffentlicht 1859, Op. ined. III.
Stor. Fior. 95: „Mi ingegnerò di mostrare non solo gli effetti e le cagioni in genere, una ancora quanto particularmente potrò, le origini e le fonti di tutti i mali.“ 1 ebenda II 16, 24: „Fu di buona natura e clementissimo; e ebbono appresso a lui buono essere i cittadini; dello Stato, perchè oltre alla buona natura, sendo lui molto impedito e quasi perduto di gotte, si lasciava quasi governare.”
Besonders Op. ined. VI 219 und 225. 3 ebenda XVI 270–297.
ebenda 274–278: „Sono uomini saturnini e di colore adusto; neri di colore e di statura piccola; sono di natura superbi... svelte... sottili e astuti e nondimeno non valgono in nessuna arte... tutti hanno nel capo uno fumo di fidalgo... sono avarissimi... buoni ladri...“
Op. ined. IV 170–172. Brief vom 4. August 1526. ebenda V 423ff. Brief vom 29. April 1527.
La storia di F. G. sugli originali manoscritti a cura di Alessandro Gherardi per volontà ed opera del Conte Francesco Guicciardini, 4 Bde. Firenze 1919. Zur Würdigung der Storia d’Italia auch Fueter a. a. 0. 75ff.
Isidoro del Lungo bei Gherardi IX f. „di vena fiorentina è, innanzi tutto, l’abbondanza ampiamente discorritrice del Guicciardini...“
Vgl. Friedrich Gundolf, Johannes von Müller, Geschichten schweizerischer Eidgenossenschaft, Leipzig 1923, Einleitung.
III 3, Karls VIII. Plan eines neuen Zuges nach Italien 1496.
Gute Beispiele: Storia Fiorentina XV 159. Francesco Valori; Storia d’Italia II 3. Tod des Türken Gemin.
Typisch dafür das Urteil über Jeronimo Morone XVI 8: „II quale, per ingegno, eloquenza, prontezza, invenzione e esperienza e per avere fatto molte volte egregia resistenza alla acerbità della fortuna, fu uomo a’tempi nostri memorabile; e sarebbe ancora stato più, se queste doti fussino state accompagnate da animo più sincero e amatore dello onesto e da tale maturità di giudizio, che i consigli suoi non fussino spesso stati più presto precipitosi e impudenti che onesti e circospetti.“
Porträt des Lorenzo de’ Medici IX 84: „E però non risplendono le cose sue di quegli fulgori delle armi.“
10: „Con esempio molto memorabile di preclarissima fede.“
V 13: „Degni che ogni italiano procuri, quanto ë in sè, che i nomi loro trapassino alla posterità mediante lo instrumento delle lettere. 2 X 13.
Ein Beispiel von vielen VII 8: „Fa questo l’ultimo de’dì gloriosi del Gran Capitano, perchè dipoi non usci mai dei reami di Spagna, ne ebbe più facoltà di esercitare la sua virtù nè in guerra nè in cose memorabili di pace.“
Z. B. Piero Capponis Tat vor König Karl V Ill., I 16: „Le quali difficoltà, quasi inesplicabili se non con l’armi, sviluppò la virtù di Piero Capponi... uomo de ingegno e d’animo grande, e in Firenze molto stimato par queste qualità, e per esser nato di famiglia onorata e disceso di persone che avevano potuto assai nella republica.“
Abgedruckt bei Benoist 398–402, dazu Benoist 196.
Ma era destinato che, o per beneficio della fortuna o per ordinazione di altra più alta potestà (se però queste scuse meritano le imprudenze e le colpe degli uomini), a tale impedimento sopravenisse rimedio subito: imperocchè in Piero de’Medici non fu nè maggiore animo ne maggiore costanza nelle avversità che fusse stata o moderazione o prudenza nelle prosperità.”
15: „Avere desiderato che per opera sua si convocasse il Concilio universale, nel quale si riformassino i costumi corrotti del clero e lo stato della Chiesa di Dio tanto trascorso si riducesse in più similitudine che fusse possibile a’tempi che furono prossimi a’ tempi degli Apostoli: la quale gloria, di dare perfezione a tanta e si salutare opera...“
VI 6: „Così la potenza del Duca Valentino cresciuta quasi subitamente non manco con la crudeltà e con le fraudi che con l’armi e con la potenza della Chiesa, terminò con subita ruina; esperimentando in se medesimo di quegli inganni co’ quali il padre e egli avevano tormentati tanti altri.“ 6 II 10. XII 19.
Ne’ quali sollazzi teneva il più del tempo immerso l’animo, che altrimenti sarebbe stato volto a fini e faccende grandi, delle quali aveva lo intelletto capacissimo.“
XVI 12. Mit der Überleitung: „Essendo egli adunque di natura irresoluto e in una deliberazione sì perplessa e si difficile aiutato confondere da coloro che dovevano aiutarlo risolvere, non sapeva egli medesimo dove si volgere.“
Vereinzelte Züge dazu XVI 9: „Liberarlo subito e senza alcuna convenzione, altrimenti essere una umanità non regia, ma mercenaria.“ XX 6: „Le inurbanità usate da’ ministri di quel Re.” Auch Ludwig XII. V II s. oben.
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Gmelin, H. (1927). Guicciardini. In: Personendarstellung bei den Florentinischen Geschichtschreibern der Renaissance. Beiträge zur Kulturgeschichte des Mittelalters und der Renaissance. Vieweg+Teubner Verlag, Wiesbaden. https://doi.org/10.1007/978-3-663-15852-3_2
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