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Rechtsmittel

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Book cover Das Steuerstreitverfahren in Italien

Zusammenfassung

Unter Rechtsmittel versteht man im Allgemeinen die von der Prozessordnung vorgesehenen Mittel zur Anfechtung einer behördlichen oder gerichtlichen Entscheidung, welche als ungerecht empfunden oder als fehlerhaft angesehen wird. In Bezug auf die Rechtsmittel im Steuerstreitverfahren wird größtenteils auf die Zivilprozessordnung verwiesen. Demnach sind die Rechtsmittel zur Anfechtung der Urteile der provinzialen Steuerkommissionen bzw. der Steuerkommissionen erster Instanz die Berufung, die Kassationsbeschwerde und die die Wiederaufnahme. diese Rechtsmittel wurden hier umfassend untersucht und erläutert.

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Notes

  1. 1.

    Vgl. Art. 100 c.p.c.: „Per proporre una domanda o per contradire alla stessa è necessario avervi interesse.“

  2. 2.

    Vgl. in diesem Zusammenhang Corte di Cassazione 02.09.2005, n. 17745, in: Giustizia civile Massimario, 2005, 9: „Il principio contenuto nell’art. 100 c.p.c., secondo il quale per proporre una domanda o per resistere ad essa è necessario avervi interesse, si applica anche al giudizio di impugnazione, nel quale, in particolare, l’interesse ad impugnare una data sentenza o un capo di essa va desunto dall’utilità giuridica che dall’eventuale accoglimento del gravame possa derivare alla parte che lo propone, e non può consistere nella sola correzione della motivazione della sentenza impugnata ovvero di parte di essa, per cui deve considerarsi inammissibile per difetto di interesse l’impugnazione proposta dalla parte che dalla stessa impugnazione non possa conseguire un risultato utile e giuridicamente apprezzabile.“

  3. 3.

    GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  4. 4.

    Für die anderen Verfügungen der Kommission, insbesondere Beschlüsse und Dekrete, sind nach dem Urteil keine Rechtsmittel vorgesehen.

  5. 5.

    Vgl. Art. 42 ff. c.p.c.

  6. 6.

    Vgl. Art. 404 ff. c.p.c.

  7. 7.

    Vgl. auch Art. 5, Abs. 4 GvD 31.12.1992, Nr. 546. Im Gegensatz dazu das Urteil Corte di Cassazione 26.05.2005, n. 11140. Demnach wäre gegen die Aussetzungsmaßnahme nach Art. 295 c.p.c. auch im Steuerstreitverfahren die Möglichkeit gegeben, das Rechtsmittel der Zuständigkeitsfeststellung einzulegen.

  8. 8.

    Zu erwähnen ist auch noch die Korrektur des Urteils, vorgesehen von Artt. 287–288 c.p.c. Auf Antrag (ricorso) einer Partei kann ein Urteil, gegen welches keine Berufung eingelegt wurde, hinsichtlich materiellen Fehlern und Rechenfehlern (omissioni e errori materiali o di calcolo) korrigiert werden; vgl. A.A. Ferrario, Il contenzioso tributario. Commentario operativo al D.Lgs. n.546/92, 2012, S. 391 f. Allerdings wird diese Möglichkeit von vielen nicht als Rechtsmittel angesehen; vgl. F. Tesauro, Manuale del processo tributario, 2. Aufl. 2014, S. 229.

  9. 9.

    Im Gegensatz dazu beträgt die kurze Rechtsmittelfrist im Zivilprozess dreißig Tage; vgl. Art. 325 c.p.c.

  10. 10.

    Nach Art. 17 GvD 31.12.1992, Nr. 546 erfolgt die Zustellung durch Übergabe zu eigenen Händen des Empfängers, oder aber am Wahldomizil oder, in dessen Ermangelung, am Wohnsitz oder am Sitz, den die Partei bei ihrer Streiteinlassung erklärt hat.

  11. 11.

    Weder das Unterlassen der Zustellung noch die fehlende Hinterlegung des zugestellten Urteils im Sekreteriat zieht irgendwelche Sanktion nach sich; vgl. F. Tesauro, Manuale del processo tributario, 2. Aufl. 2014, S. 231.

  12. 12.

    Für jene Verfahren, die vor dem 04.07.2009 eingeleitet wurden, beträgt diese Frist ein Jahr.

  13. 13.

    Corte di Cassazione 29.04.2002, n. 14496, in Giustizia civile Massimario, 2002, 1785: „Il termine annuale per l’impugnazione previsto dall’art. 327 c.p.c. decorre, anche nei processi nei quali è prevista la lettura in udienza del dispositivo, dalla data di deposito della sentenza risultante dalla certificazione del cancelliere, in quanto la lettura del dispositivo non soddisfa il requisito di completezza della sentenza necessario per l’esercizio del potere di impugnazione con censure specifiche e motivate.“

  14. 14.

    Vgl. Art. 1 G 07.10.1969, Nr. 742.

  15. 15.

    Vgl. F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, 5. Aufl. 1997, S. 357, Fn. 140: „Oggetto del giudizio di appello non è la sentenza di primo grado ma lo stesso oggetto del giudizio di primo grado. Anche l’appello tributario, insomma, nonostante l’obbligo dei motivi specifici, è un’impugnazione sostitutiva.“

  16. 16.

    Vgl. Art. 57 GvD 31.12.1992, Nr. 546. Dieses Verbot betrifft sowohl neue Anträge in Hinblick auf den Streitgegenstände (petitum) als auch im Hinblick auf die Anfechtungsgründe (causa petendi); vgl. F. Tesauro, Manuale del processo tributario, 2. Aufl. 2014, S. 238.

  17. 17.

    Corte di Cassazione 29.01.2000, n. 16: […] Infatti nel giudizio di appello – che non è un iudicium novum, ma è una revisio prioris instantiae – la cognizione del giudice resta circoscritta alle questioni dedotte dall’appellante attraverso l’enunciazione di specifici motivi. Tale specificità dei motivi esige che, alle argomentazioni svolte nella sentenza impugnata, vengano contrapposte quelle dell’appellante, volte ad incrinare il fondamento logico – giuridico delle prime, non essendo le statuizioni di una sentenza separabili dalle argomentazioni che le sorreggono; ragion per cui, alla parte volitiva dell’appello, deve sempre accompagnarsi una parte argomentativa che confuti e contrasti le ragioni addotte dal primo giudice. Pertanto, non si rivela sufficiente il fatto che l’atto d’appello consenta di individuare le statuizioni concretamente impugnate, ma è altresì necessario, pur quando la sentenza di primo grado sia stata censurata nella sua interezza, che le ragioni sulle quali si fonda il gravame siano esposte con sufficiente grado di specificità, da correlare, peraltro, con la motivazione della sentenza impugnata (Cass. 15 aprile 1998 n. 3805; Cass. 1 settembre 1997 n. 8297; Cass. 23 luglio 1997 n. 6893; Cass. 21 febbraio 1997 n. 1599; Cass. 30 maggio 1995 n. 6066), con la conseguenza che se da un lato, il grado di specificità dei motivi non può essere stabilito in via generale e assoluta, dall’altro lato esige pur sempre che alle argomentazioni svolte nella sentenza impugnata vengano contrapposte quelle dell’appellante volte ad incrinare il fondamento logico giuridico delle prime (Cass. 12 agosto 1997 n. 7524) […]“.

  18. 18.

    Vgl. Art. 17, Abs. 1 und 2 i.V.m. Art. 49 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  19. 19.

    Vgl. Corte di Cassazione 09.12.2002, n. 17494, in: Il Fisco, 2003, 2507: „Ai sensi dell’art. 160 c.p.c., è nulla la notificazione dell’impugnazione effettuata alla controparte direttamente e non nel domicilio eletto per violazione dell’art. 330, comma 1, c.p.c. Se il giudice d’appello non rileva tale vizio ordinando la rinnovazione della notifica a norma dell’art. 291 dello stesso codice ed il vizio non viene neppure sanato dalla costituzione dell’appellato, sono nulli l’intero processo e la sentenza che lo ha definito, ma non può essere considerata inammissibile l’impugnazione tempestivamente proposta, trattandosi di nullità attinente non all’impugnazione in senso sostanziale ma soltanto alla sua notificazione. Di conseguenza, qualora il vizio sia rilevato in sede di legittimità, la Corte di cassazione, nel dichiarare la nullità della notifica e dell’intero processo e della sentenza, deve disporre il rinvio ad altro giudice di pari grado, dinanzi al quale, essendo ormai pervenuto a conoscenza dell’appellato l’atto di impugnazione, ed essendo quindi superflua una sua nuova notificazione, sarà sufficiente effettuare la riassunzione della causa nelle forme di cui all’art. 392 c.p.c.“

  20. 20.

    Vgl. Art. 347, Abs. 2 c.p.c. findet demnach im Steuerstreitverfahren keine Anwendung.

  21. 21.

    Vgl. Art. 53, Abs. 3 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  22. 22.

    Mit entsprechendem Wohn- oder Rechtssitz oder evtl. dem im Staatsgebiet erwählten Domizil sowie der Steuernummer und der zertifizierten E-Mail-Adresse (posta elettronica certificata).

  23. 23.

    Vgl. Art. 53, Abs. 1 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  24. 24.

    Vgl. Corte di Cassazione 08.07.2004, n. 12589.

  25. 25.

    Vgl. Corte di Cassazione 29.01.2000, n. 16.

  26. 26.

    Vgl. Corte di Cassazione 14.01.2011, n. 772: […] È inoltre da rilevare che la circostanza della mera riproposizione delle ragioni esposte in primo grado non esclude la specificità dei motivi di appello, atteso che, secondo la giurisprudenza di questo giudice di legittimità, il requisito della specificità dei motivi d’appello implica la necessità che la esposizione dell’appellante consenta di individuare le statuizioni investite del gravame e le critiche ad esse indirizzate, con la conseguenza che può risultare sufficiente a tal fine anche la riproposizione delle difese svolte in primo grado (v. tra le altre Cass. n. 11781 del 2005). […].

  27. 27.

    Vgl. Art. 62, Abs. 1 GvD 31.12.1992, Nr. 546, i.V.m. Art. 360 c.p.c.

  28. 28.

    Im RundschrAE 23.04.1996, Nr. 98/E wurde jedoch die Aussetzung der Vollstreckbarkeit als nicht anfechtbar bezeichnet, da diese nach Art. 47 GvD 31.12.1992, Nr. 546 mit dem Urteil erster Instanz ihre Wirkung verliert.

  29. 29.

    Vgl. Art. 23 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  30. 30.

    Vgl. Art. 54, Abs. 1 i.V.m. Art. 23 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  31. 31.

    Vgl. S. Dalla Bontà, Commento all’art. 58 d.lgs. 546/1992, in: C. Consolo/C. Glendi, Commentario breve alle leggi del Processo Tributario, 2012, S. 680 ff.

  32. 32.

    Vgl. Corte di Cassazione 02.10.2008, n. 24457.

  33. 33.

    Vgl. ebenda.

  34. 34.

    Notwendige Voraussetzung für die Möglichkeit der Einbringung einer Anschlussberufung ist, dass der Berufungsgegner im erstinstanzlichen Urteil zumindest teilweise unterlegen war und somit ein Rechtsschutzbedürfnis besitzt; vgl. Corte di Cassazione 02.12.2011, n. 25780.

  35. 35.

    Vgl. Corte di Cassazione 16.03.2000, n. 3045, in: Giustizia civile Massimario, 2000, 582: „Nel sistema processuale vigente, l’impugnazione proposta per prima determina la costituzione del rapporto processuale, nel quale devono confluire le eventuali impugnazioni di altri soccombenti perché sia mantenuta l’unità del procedimento e sia resa possibile la decisione simultanea. Ne consegue che, in caso d’appello, le impugnazioni successive alla prima assumono necessariamente carattere incidentale, siano esse impugnazioni incidentali tipiche (proposte, cioè, contro l’appellante principale), siano, invece, impugnazioni incidentali autonome (dirette, cioè, a tutelare un interesse del proponente che non nasce dall’impugnazione principale, ma per un capo autonomo e diverso della domanda).“

  36. 36.

    Vgl. Art. 51 und Art. 38, Abs. 3 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  37. 37.

    Vgl. Corte di Cassazione 15.07.2005, n. 15055, in: Giustizia civile Massimario, 2005, 7/8: „La dichiarazione di estinzione, per avvenuta rinuncia, del processo relativo al ricorso principale, non produce effetti sul ricorso incidentale che sia stato tempestivamente proposto, il quale si converte in ricorso principale.“

  38. 38.

    Vgl. im ordentlichen Zivilverfahren Art. 358 c.p.c.

  39. 39.

    Eine neuerliche, zeitgerecht erhobene Berufung, vor der Unzulässigkeitserklärung der ersteren, ist jedoch möglich; vgl. Corte di Cassazione 30.06.2010, n. 15441.

  40. 40.

    Sowohl die kurze Rechtsmittelfrist (Art. 51 GvD 31.12.1992, Nr. 546), als auch die lange Rechtsmittelfrist (Art. 327 c.p.c.) sind Ausschlussfristen nach Art. 326 c.p.c.

  41. 41.

    Obwohl das Rechtsinstitut der „Anerkennung“ (acquiescenza) im Steuerstreitverfahren nicht ausdrücklich vorgesehen ist, findet u.E. Art. 329 c.p.c. Anwendung, wonach die Erhebung eines Rechtsmittels im Falle einer Anerkennung ausgeschlossen ist, die entweder aus einer ausdrücklichen Annahme oder aus Handlungen hervorgeht, die mit dem Wesen, sich der vom Gesetz zugelassenen Rechtsmittel zu bedienen, unvereinbar sind. (Art. 329 c.p.c.: […] l’acquiescenza risultante da accettazione espressa o da atti incompatibili con la volontà di avvalersi delle impugnazioni ammesse dalla legge ne esclude la proponibilità.“).

  42. 42.

    Vgl. Art. 100 c.p.c.

  43. 43.

    Vgl. Art. 55 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  44. 44.

    Vgl. Art. 61 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  45. 45.

    Vgl. Art. 345 c.p.c.

  46. 46.

    In Bezug auf die Finanzverwaltung werden die vorbringbaren Ansprüche durch den angefochtenen Akt selbst beschränkt. Neue Ansprüche können weder im erstinstanzlichen noch im Verfahren vor der regionalen Steuerkommission vorgebracht werden und sind andernfalls für unzulässig zu erklären. Bezogen auf den Steuerpflichtigen ist der Bezugspunkt der verfahrenseinleitende Rekurs; vgl. A.A. Ferrario, Il contenzioso tributario. Commentario operativo al D.Lgs. n.546/92, 2012, S. 425 f.

  47. 47.

    Corte di Cassazione 23.05.2005, n. 10864: „Si ha infatti domanda nuova, inammissibile in appello, per modificazione della causa petendi solo quando i nuovi elementi, dedotti innanzi al giudice di secondo grado, comportino il mutamento dei fatti costitutivi del diritto azionato, modificando l’oggetto sostanziale dell’azione ed i termini della controversia, in modo da porre in essere una pretesa diversa, per la sua intrinseca essenza, da quella fatta valere in primo grado e sulla quale non si è svolto in quella sede il contraddittorio.“

  48. 48.

    Vgl. S. Dalla Bontà, Commento all’art. 58 d.lgs. 546/1992, in: C. Consolo/C. Glendi, Commentario breve alle leggi del Processo Tributario, 3. Aufl. 2012, S. 695 ff.

  49. 49.

    Vgl. ebenda, S. 697 ff.

  50. 50.

    Vgl. AA.VV., Memento Pratico. Contenzioso tributario. Processo. Prevenzione e definizione, 2014, S. 637.

  51. 51.

    Vgl. Corte di Cassazione 17.10.2005, n. 20086: „Dal confronto tra l’art. 58 D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, e l’art. 345 cpc emerge immediatamente che per il processo tributario il regime delle prove in appello è modellato su quello del processo civile, con l’unica eccezione, fondata sull’art. 1 D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, delle prove documentali, per le quali non opera il divieto della novità ex art. 58 D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546. In tal senso si è già pronunciata questa Corte con le sentenze: sentenza 13 maggio 2003, n. 7329, secondo la quale, quanto alla salvezza della facoltà delle parti di produrre nuovi documenti in appello ex artt. 58 D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, „la Commissione regionale tributaria non può rifiutarne l’esame con l’argomento che i documenti non sarebbero stati prodotti ritualmente in primo grado“; sentenza 11 febbraio 2003, n. 2027, che ha affermato che l’art. 58 „fa salva la facoltà delle parti di produrre in appello nuovi documenti indipendentemente dalla impossibilità dell’interessato di produrli in prima istanza, per causa a lui non imputabile (requisito, quest’ultimo, richiesto dall’art. 345 c.p.c., ultimo comma, come sostituito dall’art. 52 della legge n. 353 del 1990), ma non dal citato art. 58, con la conseguenza che costituisce erronea applicazione della norma in parola l’affermazione secondo cui la produzione documentale nel giudizio d’appello risulta illegittima ove non sia stata provata l’impossibilità incolpevole di versarla agli atti del giudizio di primo grado“, sentenza 24 maggio 2002, n. 7602; sentenza 21 luglio 2000, n. 9604.“

  52. 52.

    Vgl. Corte di Cassazione 31.05.2011, n. 12008.

  53. 53.

    Vgl. Art. 32 Decreto del Presidente della Repubblica 29.09.1973, n. 600: Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi, in: Gazzetta Ufficiale, 16.10.1973, n. 268 – Supplemento ordinario.

  54. 54.

    Vgl. Corte Costituzionale 31.05.2000, n. 165, in: Gazzetta Ufficiale, 07.06.2000, n. 24.

  55. 55.

    Vgl. Art. 52, Abs. 2 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  56. 56.

    Vgl. Art. 52, Abs. 3 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  57. 57.

    Vgl. Art. 52, Abs. 4 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  58. 58.

    Vgl. Art. 52, Abs. 5 und 6 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  59. 59.

    Vgl. Art. 19 GvD 18.12.1997, Nr. 472.

  60. 60.

    Diese Bestimmung wurde als Abs. 1, lit c)-bis durch das GvD 24.09.2015, Nr. 156 eingeführt.

  61. 61.

    Vgl. dazu Abschn. 7.6.

  62. 62.

    Außerhalb dieser Fälle ist das Berufungsgericht zur Entscheidung in der Sache verpflichtet; vgl. Corte di Cassazione 11.04.2011, n. 8173.

  63. 63.

    Dadurch soll vermieden werden, dass den Parteien aufgrund der Schwere der Mängel, welche dem Urteil des Erstgerichtes innewohnen, eine Verfahrensinstanz streitig gemacht wird. Erfüllen die Mängel die geforderte Intensität nicht, genügt die neuerliche Anlegung des nichtigen Aktes; vgl. AA.VV., Memento Pratico. Contenzioso tributario. Processo. Prevenzione e definizione, 2014, S. 650.

  64. 64.

    In diesem Falle wird die Unzuständigkeitserklärung des Erstrichters gem. Art. 5, Abs. 3 GvD 31.12.1992, Nr. 546 unanfechtbar.

  65. 65.

    Dies ist etwa der Fall, wenn die Mitteilung über die Behandlung der Rechtssache oder über die Festsetzung der Diskussionsverhandlung nicht oder nicht ordnungsgemäß zugestellt worden ist (vgl. Corte di Cassazione 14.07.2003, n. 11014) oder, wenn trotz des entsprechenden Antrages keine Diskussionsverhandlung festgesetzt worden ist.

  66. 66.

    Vgl. Art. 14, Abs. 1 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  67. 67.

    Ein derartiger Mangel liegt etwa dann vor, wenn der Senat, welcher über den Rekurs befindet, nicht wie von Art. 2, Abs. 5 GvD 31.12.1992, Nr. 545 vorgeschrieben, aus drei stimmberechtigten Richtern besteht, oder nicht einer dieser Richter der Präsident oder Vize-Präsident der Sektion ist.

  68. 68.

    Vgl. Art. 36, Abs. 2 und 3 GvD 31.12.1992, Nr. 546 i.V.m. Art. 132, Abs. 3 c.p.c.

  69. 69.

    Vgl. Art. 360, Abs. 1, Ziff. 1 bis 5 c.p.c.: „Le sentenze definitive pronunciate in grado d’appello o in unico grado, escluse quelle del conciliatore, possono essere impugnate con ricorso per cassazione:

    1) per difetto di giurisdizione;

    2) per violazione delle norme sulla competenza, quando non è prescritto il regolamento di competenza;

    3) per violazione o falsa applicazione di norme di diritto;

    4) per nullità della sentenza o del procedimento;

    5) per omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti.“

  70. 70.

    Vgl. Art. 360, Abs. 1, Ziff. 5 c.p.c. wurde mit diesem Wortlaut durch Art. 54, Abs. 1, lit. b) GD 22.06.2012, Nr. 83 (Decreto Legge 22.06.2012, n. 83: Misure urgenti per la crescita del Paese, in: Gazzetta Ufficiale, 26.06.2012, n. 147 – Supplemento ordinario, n. 129, convertito in Legge 07.08.2012, n. 134: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese, in: Gazzetta Ufficiale, 11.08.2012, n. 187 – Supplemento ordinario, n. 171) novelliert. Die vorhergehende Formulierung lautete wie folgt: „wegen unterlassener, ungenügender oder widersprüchlicher Begründung bezüglich eines strittigen und für das Verfahren entscheidenden Punktes.“

  71. 71.

    Die Kassationsbeschwerde hat somit, im Gegensatz zur Berufung, keine Devolutivwirkung.

  72. 72.

    Vgl. Art. 62, Abs. 2-bis GvD 31.12.1992, Nr. 546: „Sull’accordo delle parti la sentenza della commissione tributaria provinciale può essere impugnata con ricorso per cassazione a norma dell’articolo 360, primo comma, n. 3, del codice di procedura civile.“

  73. 73.

    Der Kassationsgerichtshof hat zum sog. „ricorso per saltum“, geregelt in Art. 360, Abs. 2 c.p.c. folgendes festgehalten: […] il ricorso „per saltum“ risponde all’opportunità, da apprezzarsi dalle parti concordemente, di evitare l’appello quando la contesa sia limitata alla risoluzione di questioni di diritto, così che esso costituirebbe un „doppione“ del ricorso per cassazione […]; vgl. Corte di Cassazione 07.03.1997, Nr. 2021.

  74. 74.

    Vgl. Art. 360, Abs. 1, Nr. 3: […] per violazione o falsa applicazione di norme di diritto;“.

  75. 75.

    I.S.d. Art. 33 Regio Decreto Legge 27.11.1933, n. 1578: Ordinamento delle professioni di avvocato e di procuratore, in: Gazzetta Ufficiale, 05.12.1933, n. 281, convertito in Legge 22.01.1934, n. 36: Conversione in legge, con modificazioni, del R. decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, riguardante l’ordinamento delle professioni di avvocato e di procuratore, in: Gazzetta Ufficiale, 30.01.1934, n. 24.

  76. 76.

    Vgl. Art. 51, Abs. 1 GvD 31.12.1992, Nr. 546 und Art. 325, Abs. 2 c.p.c.

  77. 77.

    Vgl. Art. 327 c.p.c. Die Veröffentlichung erfolgt durch die Hinterlegung des Urteils im Sekretariat der Steuerkommission.

  78. 78.

    Auch diese Fristen unterliegen gem. Art. 1 G 07.10.1969, Nr. 742 der Aussetzung während der Zeit der allgemeinen Gerichtsferien vom 1. August bis zum 31. August eines jeden Jahres.

  79. 79.

    Vgl. Art. 366 c.p.c.

  80. 80.

    Bei fehlerhafter Angabe einer Partei ist die Beschwerde dennoch als zulässig zu betrachten, wenn die Partei aus der Beschwerde selbst oder den Akten der vorherigen Instanzen zweifelsfrei ermittelbar ist; vgl. Corte di Cassazione 21.07.2004, n. 13580.

  81. 81.

    Das Unterlassen der Angabe des angefochtenen Urteils bedingt nicht die Unzulässigkeit der Beschwerde, wenn sie dennoch zweifelsfrei ermittelbar; vgl. Corte di Cassazione 02.04.2002, n. 4661.

  82. 82.

    Die Darlegung der Tatsachen und die Angabe der Akten und Dokumente muss in der Art erfolgen, dass der angerufene Kassationsgerichtshof nicht darauf angewiesen ist, zur Ermittlung der Tatsachen auf andere Quellen zurückzugreifen (sog. principio di autosufficienza del ricorso; vgl. AA.VV., Memento Pratico. Contenzioso tributario. Processo. Prevenzione e definizione, 2014, S. 665 f.).

  83. 83.

    Vgl. etwa Corte di Cassazione 22.01.2013, n. 1435: „In tema di ricorso per cassazione, qualora una determinata questione giuridica – che implichi accertamenti di fatto – non risulti trattata in alcun modo nella sentenza impugnata, il ricorrente che proponga la suddetta questione in sede di legittimità, al fine di evitare una statuizione di inammissibilità per novità della censura, ha l’onere non solo di allegare l’avvenuta deduzione della questione dinanzi al giudice di merito, ma anche, per il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione, di indicare in quale atto del giudizio precedente lo abbia fatto, onde dar modo alla Corte di controllare ex actis la veridicità di tale asserzione, prima di esaminare nel merito la questione stessa.“

  84. 84.

    Vgl. Art. 369, Abs. 1 und Abs. 2 c.p.c. Die Hinterlegung kann nach Art. 134 DfB c.p.c auch mittels eingeschriebener Postsendung erfolgen.

  85. 85.

    Vgl. Art. 369, Abs. 3 c.p.c.

  86. 86.

    Vgl. Art. 370, Abs. 1 c.p.c.

  87. 87.

    Vgl. Art. 370, Abs. 1 c.p.c.

  88. 88.

    Vgl. Art. 371, Abs. 1 c.p.c.

  89. 89.

    In der Praxis hat sich auch die sog. bedingte Anschlussbeschwerde etabliert. Der Beschwerdegegner, welcher nur theoretisch als unterlegene Partei zu werten ist und somit auch nur theoretisch ein Schutzbedürfnis hat, macht hierbei das Vorbringen seiner Anschlussbeschwerde von der Annahme der Hauptbeschwerde abhängig; vgl. P. Russo, Il ricorso per cassazione e il giudizio di rinvio, in: P. Russo, Manuale di diritto tributario. Il processo tributario, 2. Aufl. 2013, S. 318 f.; Corte di Cassazione 26.09.2003, n. 14333.

  90. 90.

    Vgl. Art. 371, Abs. 4 c.p.c.

  91. 91.

    Corte di Cassazione 21.01.2011, n. 1384.

  92. 92.

    Also vor der Einsetzung der Steueragenturen i.S.d. Art. 57 GvD 30.07.1999, Nr. 300, welche gemäß Art. 61 ff. desselben gesetzesvertretenden Dekrets ausdrücklich eigenständige juristische Personen des öffentlichen Rechts sind.

  93. 93.

    Corte di Cassazione 29.12.2010, n. 26321, in Giustizia civile Massimario, 2010, 12, 1658: „In tema di contenzioso tributario, qualora il giudizio di appello si sia svolto nei confronti dell’Agenzia delle entrate, in epoca successiva al 1° gennaio 2001, con la conseguente estromissione del Ministero dell’economia e delle finanze, costituito in primo grado, la notifica del ricorso in cassazione effettuata al solo Ministero dell’economia e delle finanze è da considerarsi inesistente. L’eventuale costituzione in giudizio dell’Agenzia delle entrate, soggetto avente effettiva legittimazione, ha efficacia sanante ma soltanto ex nunc, e pertanto l’inammissibilità del ricorso non è esclusa dalla notifica del controricorso, ove questa sia avvenuta oltre il termine previsto per l’impugnazione.“

  94. 94.

    Gem. Art. 72 GvD 30.07.1999, Nr. 300.

  95. 95.

    Vgl. Corte di Cassazione 15.11.2002, n. 16122, in: Rivista di giurisprudenza tributaria, 2003, 770 (nota di Centore): „In tema di contenzioso tributario, a seguito dell’istituzione, nell’ambito della riforma del Ministero delle finanze e dell’Amministrazione fiscale, operata dal capo 11 del titolo V d.lg. n. 300/1999, delle agenzie fiscali, le quali gestiscono le funzioni già esercitate dai vari dipartimenti ed Uffici del Ministero, con trasferimento dei relativi rapporti giuridici, hanno personalità giuridica di diritto pubblico e possono stare in giudizio a mezzo del direttore, che ne ha la rappresentanza e la direzione, il ricorso per cassazione avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale va proposto dal contribuente nei confronti dette agenzie medesime. Il ricorso va notificato al direttore delle singole agenzie in Roma, ex art. 144, comma 2, c.p.c., che ne ha la rappresentanza in giudizio, con conseguente nullità della notificazione effettuata presso gli Uffici periferici, la quale resta tuttavia sanata, ex art. 156 c.p.c., dalla costituzione in giudizio dell’Agenzia. La notificazione, infine, non va effettuata presso l’Avvocatura dello Stato, a meno che questa non risulti già costituita nei gradi di merito, atteso che alla rappresentanza obbligatoria del Ministero da parte dell’Avvocatura medesima è subentrata la facoltà delle agenzie fiscali di avvalersi di detto patrocinio.“

  96. 96.

    Vgl. auch RundschrAE 16.07.2002, Nr. 5 (Circolare dell’Agenzia delle Entrate 16.07.2002, n. 5).

  97. 97.

    Vgl. RundschrAE 29.12.2015, Nr. 38/E, S. 69.

  98. 98.

    Insbesondere wenn die Beschwerdeschrift nicht von einem vertretungsbefugten Rechtsanwalt unterschrieben ist (Art. 365 c.p.c.) oder wenn eine wesentliche Angabe i.S.d. Art. 366 c.p.c. fehlt.

  99. 99.

    Wenn die Beschwerde und die Dokumente i.S.d. Art. 369 c.p.c. nicht innerhalb der Frist von zwanzig Tagen ab der letzten Zustellung in der Kanzlei des Kassationsgerichtshofes hinterlegt wird.

  100. 100.

    Vgl. auch Corte di Cassazione 13.08.2004, n. 15764.

  101. 101.

    I.d.F. des Decreto Legislativo 02.02.2006, n. 40: Modifiche al codice di procedura civile in materia di processo di cassazione in funzione nomofilattica e di arbitrato, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 14.05.2005, n. 80, in: Gazzetta Ufficiale, 15.02.2006, n. 38 – Supplemento ordinario, n. 40.

  102. 102.

    Vgl. Corte di Cassazione 09.09.1998, n. 8917, in: Giustizia Civile, 1999, I, 1692: „Ai sensi dell’art. 384 c.p.c., nel testo novellato dalla l. 26 novembre 1990 n. 353, la cassazione sostitutiva, con giudizio nel merito, è consentita nei soli casi in cui, dopo l’enunciazione del principio di diritto, la controversia debba essere decisa in base ai medesimi apprezzamenti di fatto che costituivano il presupposto del giudizio di diritto errato, in tal guisa postulandosi che il giudice del merito abbia avuto modo di esprimere siffatti apprezzamenti ai fini di una specifica decisione; essa non è pertanto consentita nei casi in cui l’intervento caducatorio della decisione di legittimità apra la via ad una pronuncia su questioni non esaminate nella pregressa fase di merito, atteso che la norma suddetta, nell’escludere la cassazione sostitutiva in presenza della necessità di accertamenti „ulteriori“, limita la possibilità di tale provvedimento alla sola ipotesi in cui tutti gli accertamenti siano stati compiuti dal giudice competente e quindi impedisce che in sede di cassazione sostitutiva possano essere rese decisioni che, pertanto, non essendo destinate a sostituire alcuna pronuncia precedente, si configurino a loro volta come ulteriori rispetto a quelle cassate.“

  103. 103.

    Bis zum 31.12.2015 betrug die Frist zur Wiederaufnahme ein Jahr ab Veröffentlichung des höchstrichterlichen Urteils.

  104. 104.

    Die Zustellung muss an die Gegenseite persönlich erfolgen und nicht etwa beim Domiziliatar oder beim Prozessbevollmächtigten der vorhergehenden Verfahrensinstanzen. Eine derartige Zustellung wäre zwar nichtig, jedoch – nach Auffassung des Kassationsgerichtshofes – nicht inexistent, mit der Folge, dass das Verweisungsgericht nicht das Erlöschen des Verfahrens erklären darf, sondern – sofern die Gegenseite sich nicht ins Verfahren eingelassen und somit den Mangel saniert hat – i.S.d. Art. 291 c.p.c. die Erneuerung der Zustellung anordnen muss; vgl. Corte di Cassazione, 01.12.1998, n. 12197.

  105. 105.

    Vgl. Art. 63, Abs. 3 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  106. 106.

    Vgl. Art. 63, Abs. 2 GvD 31.12.1992, Nr. 546, vgl. auch Art. 393 c.p.c.

  107. 107.

    Vgl. M. Marinelli, Commento all’art. 63 d.lgs. 546/1992, in: C. Consolo/C. Glendi, Commentario breve alle leggi del Processo Tributario, 3. Aufl. 2012, S. 770 ff.

  108. 108.

    Nach Russo erwächst das erstinstanzliche Urteil in Rechtskraft , wenn das angefochtene Urteil zweiter Instanz eine reine Verfahrensentscheidung darstellt; vgl. P. Russo, Il ricorso per cassazione e il giudizio di rinvio, in: P. Russo, Manuale di diritto tributario. Il processo tributario, 2. Aufl. 2013, S. 321.

  109. 109.

    Vgl. M. Marinelli, Commento all’art. 63 d.lgs. 546/1992, in: C. Consolo/C. Glendi, Commentario breve alle leggi del Processo Tributario, 3. Aufl. 2012, S. 770 ff.

  110. 110.

    In der vorhergehenden Formulierung des Art. 64, Abs. 1 GvD 31.12.1992, Nr. 546 wurden nur Tatsachenentscheidungen als gegenständlich bezeichnet. Dagegen vertrat die herrschende Lehre die Auffassung, wonach auch Verfahrensentscheidungen Gegenstand des Wiederaufnahmeverfahrens sein können; vgl. M. Marinelli, Commento all’art. 64 d.lgs. 546/1992, in: C. Consolo/C. Glendi, Commentario breve alle leggi del Processo Tributario, 3. Aufl. 2012, S. 770 ff. Durch die Novellierung durch das GvD 24.09.2015, Nr. 156 scheint dies aus Gründen der Vereinfachung und Vereinheitlichung nun Berücksichtigung gefunden zu haben.

  111. 111.

    Die Aufzählung der Wiederaufnahmegründe hat abschließende Natur.

  112. 112.

    Tatsachenirrtum .

  113. 113.

    Widerspruch zu einer früheren Entscheidung.

  114. 114.

    Vgl. M. Marinelli, Commento all’art. 63 d.lgs. 546/1992, in: C. Consolo/C. Glendi, Commentario breve alle leggi del Processo Tributario, 3. Aufl. 2012, S. 770 ff.; F. Tesauro, Manuale del processo tributario, 2. Aufl. 2014, S. 280 f.

  115. 115.

    Vgl. Art. 65, Abs. 2 und 3 i.V.m. Art. 53, Abs. 1 und 2 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  116. 116.

    Andernfalls ist der Antrag auf Wiederaufnahme unzulässig; vgl. Commissione tributaria regionale di Roma 04.02.2008, n. 223.

  117. 117.

    Hinzugefügt durch GvD 24.09.2015, Nr. 156.

  118. 118.

    Vgl. Art. 66 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

  119. 119.

    Vgl. Art. 67, Abs. 2 GvD 31.12.1992, Nr. 546.

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Perathoner, C., Ebner, L. (2017). Rechtsmittel. In: Das Steuerstreitverfahren in Italien. Springer, Berlin, Heidelberg. https://doi.org/10.1007/978-3-662-50495-6_9

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