Abstract
1. Nell'introduzione a questo corso sulla dinamica dei gas rarefatti il prof. Ferrari ha esposto notevoli caratteristiche dell'alta atmosfera. In particolare, ha osservato come ad altezze comprese fra 70–80 chilometri e qualche migliaio di chilometri esista la cosidetta ionosfera,perchè a quelle altezze (sia pure con intensità diversa con l'altezza) i gas che costituiscono l'atmosfera sono notevolmente ionizzati, Poichè anche il prof. Krzywoblocki, nelle sue lezioni, ha accennato alia ionosfera, ho accettato il cortese invito del prof. Ferrari (che vivamente ringrazio) di richiamare, sia pure brevemente, alcuni metodi radioelettrici con cui sono state messe in evidenza qualche proprietà di quella regione ; soffermandomi in particolare su questioni che presentano un certo interesse anche matematico.
Comunque prego i miei benevoli ascoltatori di scusarmi se dirò cose, sostanzialmente, ben note.
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Reference
Per ricerche sulla ionosfera mediante satelliti artificiali si veda : B. Rossi - Risultati e prospettive delle ricerche scientifiche nello spazio-Supplemento al vol. XIX serie X del Nuovo Cimento (I sem. 1961) pag. 194, F.P. Checcacci. - Ricerche ionosferiche a mezzo dei satelliti artifician - idem serie I vol. I (1963) pag. 253.
Cfr.per esempio l'articolo di H, Bremmer inserito in S, Flügge -Handbuch der Physik vol. 16(Springer Verlag, Berlino, 1958) pag. 546, Si noti che Bremmer usa le unità di Gauss mentre noi usiamo unità Giorgi razio-nalizzate. Perciò nelle formule del testo la costante dielettrica del vuo-to non ha valore unitario ed è indicata con ε0, inoltre, sempre nelle formule del testo, non compare il fattore 4 π
Se nel gas sono presenti anche ioni, per fissare le idee uno sola specie di ioni di massa M,N sarebbe, a rigore, la somma degli elettroni per unità di volume col numero di ioni, pure per unità di volume, moltiplica-to per. Poichè è al massimo il contributo degli ioni al valore di N si può ritenere trascurabile.
Intendiamo per strato una regione in cui n(o N) è costante. Se n varia con continuità con l'altezza z, uno sirato generico si riduce alla regione compresa fra i piani z e z + dz.
Si noti che la struttura della ionosfera (cioè la distribuzione di N o di n con l'altezza) varia con le ore del giorno, con le stagioni e anche da luogo a luogo. Quindi l'ipotesi della ionosfera stratificata oriz-zontalmente è valida solo in prima approsimazione.
In sostanza il raggio passando dalla bassa atmosfera alia ionosfera passa da un mezzo più rifrangente a uno meno rifrangente e perciò si allontana dalla normale alla superficie di separazione dei due mezzi cioè dalla verticale.
E' ovvio che la massima altezza di un raggio che torna al suolo deve essere minore di hM; infatti da quanto si è detto nel testo segue subito che la massima altezza da cui il raggio torna al suolo è il valore re più basso di h che soddisfa la (6).
Qualora si ammetta nella bassa atmosera n=l.
Per maggiori dettagli si veda L. Caprioli “ Sul calcolo délia frequenza collisionale nella ionosfera” Rend.Lincei 1954-II pag, 365–370.
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Graffi, D. (2011). Alcuni Richiami Sulla Ionosfera. In: Ferrari, C. (eds) Dinamica dei gas rarefatti. C.I.M.E. Summer Schools, vol 33. Springer, Berlin, Heidelberg. https://doi.org/10.1007/978-3-642-11024-5_10
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