Riassunto
È senza dubbio merito di Dietmar Korzeniewski aver trovato una formulazione che con disarmante semplicità definisce l’importanza fondamentale, direi la centralità, del rapporto parola/metro nella poesia greca; la frase, nella recente traduzione del suo manuale di metrica realizzata da Olimpia Imperio suona così: «una metrica senza la parola è vuota e inerte», «leer und tot» nell’originale tedesco1. Nelle intenzioni di Korzeniewski questa formula era finalizzata, come ha ben spiegato Luigi Enrico Rossi, ad «una vera e propria ‘esegesi verbale’ dei testi … mirante, in più d’un caso, a ottenere risultati concreti nell’interpretazione degli schemi metrici»2. In altri termini, secondo lo studioso tedesco, nell’ambito della complessa e affascinante problematica del rapporto fra semantica e metrica o, più in concreto, dell’interazione fra parola e metro, l’analisi verbale può e deve servire a vitalizzare, a dare contenuto all’analisi delle strutture metriche.
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Pretagostini, R. (2003). Parola e metro in Sofocle. In: Il dramma sofocleo: testo, lingua, interpretazione. J.B. Metzler, Stuttgart. https://doi.org/10.1007/978-3-476-02909-6_17
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-3-476-02909-6_17
Publisher Name: J.B. Metzler, Stuttgart
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