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Onomastì komodeîn e spoudaiogeloion

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Spoudaiogeloion
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Riassunto

Secondo un consolidato filone esegetico, gli attacchi personali portati contro i personaggi politici più influenti delia polis contemporanea pro-verebbero che i commediografi dell’ archaia privilegiavano I’onomastì komodeîn per esprimere il loro impegno politico. Questa opinione, espres-sa già da Orazio1, ha avuto fortuna tra i moderni studiosi, alcuni dei quali hanno ritenuto di poter riconoscere persino la précisa connotazione di parte di Aristofane, in particolare, e dei commediografi dell’archaia, in generale. Friedrich Nietzsche, ad esempio, nel suo corso di letteratura greca dell’anno accademico 1874–1875, affermava che il giovanissimo Aristofane era il ‚portavoce‘ del partito oligarchico2; di contro, altri studiosi hanno voluto vedere nel commediografo) un autorevole rappresentante della democrazia moderata3 o anche un ‘intellettuale organi-co’ della polis democratica, il quale, denunciando i compromessi, gli interessi personali e I’arroganza dei leaders politici, esprimeva il punto di vista dei diseredati ed assolveva, così, un compito utile ad ogni democra- zia: la divulgazione del pensiero delle minoranze politiche4. E di recente Alan Sommerstein — sulla base di un puntuale esame delle testimonialize relative ai personaggi politici che furono oggetto di attacchi da parte dei poeti comici tra il 432/1 e il 405/4 — ha argomentato che la commedia attica antica si collocava, per usare una categoria politica moderna, ‚a destra‘: i cinque uomini politici menzionati favorevolmente, quan-do erano ancora in vita, nella produzione comica di quegli anni (e cioè, Archeptolemo, Nicia, Ulio, figlio di Cimone, Sofocle e Tucidide di Mele-sia) furono tutti oppositori delia democrazia radicale; e, dei sei uomini politici che ci risulta essere stati oggetto di attacchi in tutta una commedia owero in una parte importante della sua trama, quattro (Pericle, Cleone, Iperbolo e Cleofonte) erano personaggi che avevano un ruolo di leader (e comunque di rilievo) nella democrazia radicale, e due (Pisandro e Tisame-no) appartenevano a quella stessa parte politica (anche se, come è noto, Pisandro nel 411 passò nelle file degli oligarchi)5.

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Mastromarco, G. (2002). Onomastì komodeîn e spoudaiogeloion. In: Spoudaiogeloion. J.B. Metzler, Stuttgart. https://doi.org/10.1007/978-3-476-02881-5_11

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  • DOI: https://doi.org/10.1007/978-3-476-02881-5_11

  • Publisher Name: J.B. Metzler, Stuttgart

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