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A New Phenomenological Beginning: A Dialogue Between Enzo Paci and Husserl

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Phenomenology in Italy

Part of the book series: Contributions to Phenomenology ((CTPH,volume 106))

Abstract

The purpose of the following paper is to present, within an essentially theoretical perspective, the “return to Husserl” carried out by Enzo Paci in the often sluggish context of the Italian philosophy of the second half of the twentieth-century; in particular, the paper will have as its main reference the book Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl (1960). The modalities of Paci’s new approach to phenomenology will be highlighted in connection, on the one hand, to the contact he sought to establish with Husserl’s early pupils and, on the other, to a careful and original rereading of his texts (including unpublished ones). Fundamental to this recovery operation will be the concepts of “phenomenological reduction,” “intersubjectivity” and “needs.” Finally, we will see how Paci’s recovery of Husserl is linked to those of other important personalities: Freud and Marx above all.

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Notes

  1. 1.

    Ferrari, Massimo. 2016. Mezzo secolo di filosofia italiana. Dal secondo dopoguerra al nuovo millennio. Bologna: il Mulino. 76–83; 133–148; 155–157 and passim.

  2. 2.

    Ibid., 142.

  3. 3.

    See Vigorelli, Amedeo. 1987. L’esistenzialismo positivo di Enzo Paci. Una biografa intellettuale (1929–1950). Milan: Franco Angeli.

  4. 4.

    Ferrari, Mezzo secolo di filosofia italiana, 136. On Enzo Paci’s diaristic practices, see Vigorelli, Amedeo. 2016. Filosofia como ejercicio. La práctica del diario personal en Enzo Paci (trans: Daturi, D.E.). Eikasia Revista de Filosofía 69:45–60. Italian version: Filosofia come esercizio. La pratica diaristica di Enzo Paci. Ibid.: 61–74.

  5. 5.

    See Vigorelli, Amedeo. 2007. Enzo Paci: le due stagioni dell’impegno. In: Vigorelli, Amedeo. 2007. La nostra inquietudine. Martinetti, Banfi, Rebora, Cantoni, Paci, De Martino, Rensi, Untersteiner, Dal Pra, Segre, Capitini. 115–140. Milan: Bruno Mondadori.

  6. 6.

    Neri, Guido Davide. 2003. La fenomenologia. In: Neri, Guido Davide. 2003. Il sensibile, la storia, l’arte. Scritti 1957–2001. Verona: ombre corte. 172.

  7. 7.

    Vigorelli, Amedeo. 2002. La fenomenologia husserliana nell’opera di Enzo Paci. magazzinodifilosofia 5:169–195; Vigorelli, Amedeo. 2006. Solitudine e comunità. In: Omaggio a Paci, II, ed. E. Renzi, G. Scaramuzza, 135–151. Milan: CUEM; Vigorelli, Amedeo. 2007. Marx dopo Husserl: Paci e il fantasma del materialismo. In: La nostra inquietudine. Martinetti, Banfi, Rebora, Cantoni, Paci, De Martino, Rensi, Untersteiner, Dal Pra, Segre, Capitini. 157–171; Vigorelli, Amedeo. 2012. Fenomenologia e storia. A partire da Patočka: l’itinerario filosofico di Guido Davide Neri. Leússein Rivista di Studi Umanistici V (11):141–146.

  8. 8.

    Paci, Enzo. 1960. Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl. Rome-Bari: Laterza. 50. The second chapter of this book (“Il significato dell’intenzionalità”)—the source of the quotation—had already been published as an indipendent article (entitled “Il significato dello spirito”) in: Paci, Enzo. 1959. Il signifcato dello spirito. aut aut 54:345–372.

  9. 9.

    “Come parte della natura, come ente della natura, la coscienza (…) ha le sue rappresentazioni, i suoi giudizi, i suoi sentimenti, ma non contiene in sé prati, alberi, animali, divinità, ecc., e in certo senso, invece, cioè per quell’aspetto che chiameremo intenzionale, la coscienza contiene in sé tutte queste cose”. Vanni Rovighi, Sofia. 1958. La teoria dell’intenzionalità nella filosofia di Husserl. Rivista di filosofia neoscolastica III. 200–201.

  10. 10.

    Paci, Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl, 51–52.

  11. 11.

    “Sento di dover ricominciare, di aver sbagliato, di non aver perseguito con chiarezza, con tenacia, con profondità, quello che cercavo. È vero: in ogni fatto, in ogni cosa isolata, si rivelano legami con tutte le cose, con tutti gli altri fatti. Nel tempo, nel tempo della natura e della storia.” (Pavia, 14th March 1956). Paci, Enzo. 1961. Diario fenomenologico. Milan: Bompiani. 11.

  12. 12.

    “Il primo Husserl, l’Husserl delle Logische Untersuchungen e di Philosophie als strenge Wissenschaft, sarebbe un Husserl logico, quanto mai lontano dall’esperienza, dal mondo della vita, dalla storia. Ideen I sarebbe la conferma in senso ‘eidetico’ del primo Husserl, l’Husserl platonico. Il secondo Husserl, di cui il pensiero si esprime nella forma più matura in Die Krisis der europäischen Wissenschaften, sarebbe l’Husserl filosofo dell’esperienza, della Lebenswelt, della storia.” Paci, Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl, 9.

  13. 13.

    See Paci, Diario fenomenologico, 46, 75, 96–98, 101–103, 108–109, 110, 113–115.

  14. 14.

    “Conferenze di Padre Van Breda: a Milano il 6 e il 7 a Pavia. Difficoltà di comprendere nel suo giusto senso il problema dell’intenzionalità. Van Breda dice che fino alla fine della sua vita Husserl si è rifiutato di interpretare la fenomenologia come una metafisica. Forse è una metafisica, ma non dell’ens qua ens, bensì dell’ens qua verum. La formula mi piace, ma senza l’ens. Cioè penso che in Husserl l’essere si risolve nell’orizzonte intenzionale della verità e perciò che la fenomenologia non può essere considerata né una metafisica né un’ontologia nel senso tradizionale di questi due termini. Il problema mi sembra quello del rapporto tra tempo e orizzonte di verità del tempo”. Ibid., 44. Luigi Rognoni had a voice recording of the lecture delivered by Van Breda in Pavia. He told me of the shocking effect on Paci of an incident that occurred, on that occasion, before the ark of St. Augustine, in the church of S. Pietro in Ciel d’Oro (Pavia). Van Breda, who suffered from epilepsy, fell unconscious after a slight attack (perhaps caused by exhaustion after the long journey, or due to the strong feelings that the place had stirred within him). Paci was really shocked, interpreting the episode as a revelation of the “demonic” forces (in the Kierkegaardian sense of the term) that he had been obsessed with in his youth.

  15. 15.

    In Diario fenomenologico are emblematically recorded two dates related to someone’s death: 22th July 1957 (Banfi) and 4th May 1961 (Merleau-Ponty). See ibid., 36 and 114.

  16. 16.

    See the reference to Paci, Enzo. 1939. Princìpi di una filosofia dell’essere. Modena: Guanda. Quoted in: Paci, Diario fenomenologico, 26. See, furthermore, an interesting interpretation of Paci’s Princìpi di una filosofia dell’essere in: Mancini, Sandro. 2005. L’orizzonte del senso. Verità e mondo in Bloch, Merleau-Ponty, Paci. Milan: Mimesis. 247–276.

  17. 17.

    In regard to this see Marini, Alfredo. 1984. Alle origini della filosofia contemporanea: Wilhelm Dilthey. Florence: La Nuova Italia. See also Sacconaghi, Rocco. 2013. “Ideen I” in Italy and Enzo Paci and the Milan school. In: Husserl’s Ideen, ed. L. Embree, T. Nenon, T., 161–176. Dordrecht: Springer.

  18. 18.

    Brand, Gerd. 1955. Welt, Ich und Zeit. The Hague: M. Nijhof. Italian edition: Brand, Gerd. 1960. Mondo io e tempo nei manoscritti inediti di Husserl. Introduzione di E. Paci. Milan: Bompiani.

  19. 19.

    Paci, Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl, 57.

  20. 20.

    “Positive Wissenschaft ist Wissenschaft in der Weltverlorenheit. Man muss erst die Welt durch epoché verlieren um sie in universaler Selbstbesinnung wiederzugewinnen.” Husserl, Edmund. 1950. Cartesianische Meditationen und Pariser Vorträge. The Hague: M. Nijhoff. 183. Italian Edition: Husserl, Edmund. 1970. Meditazioni cartesiane. Milan: Bompiani. 175.

  21. 21.

    “Il mondo anteriore alla riduzione si risolve nel mondo della coscienza—e all’infuori di questo, è nulla: ‘darüber hinaus aber ein Nichts ist’. Vien fatto di pensare che, anche per lo stile, da questa proposizione di Husserl derivi Was ist Metaphysik? di Heidegger. Come si sa per Heidegger c’è un modo di essere del non essere e cioè del nulla e questo modo di essere è l’esistenza come angoscia. L’angoscia conseguirebbe in Heidegger alla Weltvernichtung del paragrafo 49 di Ideen I. Se, come si è interpretato, il paragrafo 49 fosse la testimonianza più probante dell’idealismo di Husserl, e se l’angoscia è al centro dell’esistenzialismo, ne deriverebbe una interessante implicazione tra idealismo ed esistenzialismo.” Paci, Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl, 19. In the following I will dispute this hypothetical conclusion.

  22. 22.

    “Ciò che precede dà soltanto delle indicazioni per il valore che hanno per Husserl il tempo e la relazione. L’opera di Husserl è tutta dominata da questi due temi. Il tempo come ‘Urform der Welterfahrenden Leben’ non è soltanto il tema dei manoscritti inediti sull’argomento ma è un tema già decisivo nel 1904–1905 e, pochi anni più tardi, nel 1910. La relazione (io-altro, io-tu, e intenzionalità) è sempre legata, in Husserl, oltre che allo spazio, al tempo, in quanto il passato è la prima forma dell’altro da me che è in me. La fenomenologia è l’esercizio del ricominciare, nel tempo, secondo la verità, l’intenzionalità. È in questa Stimmung che si deve riprendere, immer wieder, l’esercizio husserliano del ritorno al Cogito. Ibid., 60.

  23. 23.

    Ibid., 72ff.

  24. 24.

    Ibid., 58.

  25. 25.

    “Quando si dice presenza si deve pensare alla temporalità, al compito di render vivo il passato: con la storiografia e non solo con il ricordo. La storiografia è la trasformazione di un documento perduto nel mondo, di una presenza obliata—nella Weltverlorenheit—e feticizzata, senza senso, in un documento che parla, che ha senso ed acquista quindi un valore indicativo nel presente per l’avvenire, e, infine, un’intenzionalità per l’intermonadicità, per la Miteinanderleben (che ha un orizzonte fisico, umano e animale), nell’orizzonte della societas, nella relazionalità cosmica”. Ibid., 59–60.

  26. 26.

    “L’autocoscienza, nell’atteggiamento cartesiano, come, del resto, in quello gentiliano, non apre una sfera infinita di studio. Nell’attualismo non fa che porre, in quanto atto, il mondo dei fatti, tali e quali figurano nel mondo precostituito: si dice soltanto che sono creati (…) dall’atto. Non si studia quindi la sfera trascendentale ed una fenomenologia non è possibile. Tutto l’armamento della dialettica attualistica non serve che a giustificare il mondo in ogni caso, così com’è prima dell’epoché, nell’atteggiamento ‘naturalistico’. Per quanto ciò possa sembrare strano ad un filosofo italiano dal punto di vista della fenomenologia l’attualismo non è che naturalismo.” Ibid., 79–80.

  27. 27.

    The project remained only a sketch. However, we find a most valuable and interesting general draft in Paci’s last book (Paci, Enzo. 1973. Idee per una enciclopedia fenomenologica. Milan: Bompiani). See, especially, the following chapters: II, 1 (Vico, lo strutturalismo e l’enciclopedia fenomenologica delle scienze); III, 4 (Per una interpretazione della natura materiale in Husserl); IV, 3 (Antropologia strutturale e fenomenologia); IV, 6 (Psicanalisi e fenomenologia); IV, 7 (Keynes, la fondazione dell’economia e l’enciclopedia fenomenologica); IV, 9 (La presa di coscienza della biologia in Cassirer); V, 4 (La struttura della scienza); V, 5 (Il signifcato di verità della scienza); V, 7 (Informazione e significato).

  28. 28.

    See Vigorelli, Fenomenologia e storia. A partire da Patočka.

  29. 29.

    See Patočka, Jan. 2003. Il mondo naturale e la fenomenologia. Milan: Mimesis; Patočka, Jan. 2007. Phénoménologie asubjective et existence. Milan: Mimesis; Patočka, Jan. 2009. Che cos’è la fenomenologia? Movimento, mondo, corpo. Verona: Edizioni Fondazione Centro Studi Campostrini.

  30. 30.

    Paci, Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl, 82.

  31. 31.

    Ibid., 85.

  32. 32.

    See Paci, Enzo. 1957. Storia del pensiero presocratico. Turin: ERI. A book particularly esteemed, among the other, by Mario Untersteiner.

  33. 33.

    Paci, Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl, 83–85.

  34. 34.

    This analysis was taken up again in the texts of 1960s, brought together in the third part of the above-mentioned volume Idee per una enciclopedia fenomenologica, 159–316.

  35. 35.

    Paci, Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl, 93–94.

  36. 36.

    Ibid., 94.

  37. 37.

    Ibid., 86.

  38. 38.

    We have a letter written by Paci to Sartre, in which the Italian phenomenologist expresses a sincere and unconventional appreciation of the book that had earned Sartre the Nobel Prize (which, however, he had recklessly rejected).

  39. 39.

    Ibid., 174.

  40. 40.

    Ibid., 172.

  41. 41.

    Ibid., 173.

  42. 42.

    Ibid., 205.

  43. 43.

    See ibid., the whole § 17 (La fondazione genetica e la comunità intermonadica), 139–147.

  44. 44.

    Ibid., 249. Paci discusses here the Husserlian manuscript E III 5, entitled “Universal Teleology” (dated September 1933), published in the Appendix (ibid., 256–269).

  45. 45.

    Ibid., 251.

  46. 46.

    Ibid., 250.

  47. 47.

    Ibid., 252.

  48. 48.

    Ibid.

  49. 49.

    Ibid., 134.

  50. 50.

    Ibid., 152.

  51. 51.

    See Paci, Enzo. 1961. Per una fenomenologia dell’eros. Nuovi Argomenti 51–52:52–76. English edition: Paci, Enzo. 1972. A Phenomenology of Eros. In: Facets of Eros, ed. J.F. Smith, E. Eng, 1–22. The Hague: M. Nijhoff. Reprinted in aut aut (1986), 214–215:3–20. See also Paci, Enzo. 1963. Funzione delle scienze e significato dell’uomo. Milan: Il Saggiatore (in which the author, in the end, embraces a Marxian position; for a partial overview see Paci, E., Rovatti, P.A., Tomassini R., and Veca, S. 1971. Per una fenomenologia del bisogno. aut aut 123–124:117–138).

  52. 52.

    “La Einfühlung non è un ragionamento, un pensiero, ma un sentire e, vorremmo quasi dire, un sentire che affonda in un nascosto e fungente sentire comune, in un consentire, in un coesistere implicito. Ogni Selbst può sentire l’altro Selbst perché vive, come l’altro Selbst, in un comune mondo, in un comune nutrirsi del mondo e in una comune infinita welterfahrende Leben: la vita del sesso, del nutrimento, del sogno, dell’assopimento, della dormiente, preindividuale e vivente natura naturans”. Paci, Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl, 174.

  53. 53.

    Paci, Funzione delle scienze e significato dell’uomo, 189.

  54. 54.

    Paci, Enzo. 1963. I problemi dell’economia e la fenomenologia. Milan: La Goliardica. 65.

  55. 55.

    Ibid., 68–69.

  56. 56.

    Paci, Idee per una enciclopedia fenomenologica, 233.

  57. 57.

    “Io e il mondo che ho in me siamo radicati nell’inerzia: la sperimento nel mio corpo, in ogni sforzo dei miei muscoli, nel mio dovermi adeguare alla materia e, in un certo senso, ridurmi a materia per lavorare la materia. Lavoro, tecnica, automatismo, sono esperienze che faccio in proprio. L’inerzia materiale è costitutiva del mio corpo. È il senso più profondo della corporeità passiva: non è soltanto la struttura biologica ma quella chimica e, quasi, si potrebbe dire, minerale, delle mie ossa. È nel mio respiro, nell’ossidazione, nel nutrimento, nella veglia, nel sonno. È nella resistenza delle cose che mi circondano, nella mia dipendenza dall’ambiente, nelle necessità più elementari di cui la vita ha bisogno per vivere e per sopravvivere.” Paci, I problemi dell’economia e la fenomenologia, 69–70.

  58. 58.

    “Ho bisogno di respirare: l’aria è un elemento dal quale dipendo fin dalla nascita. È qualcosa che sperimento, sembra, come non mio. Eppure è anche qualcosa che sperimento come mio, che sperimento in proprio, nella mia soggettività in prima persona. L’intenzionalità si presenta qui come ‘dipendenza da’ nella quale si rivela a me stesso la mia soggettività come ‘bisogno di qualcosa’ che condiziona la vita. Questa intenzionalità passiva, sperimentata in prima persona, è inerente al rivelarmi a me stesso come soggettività. Da questo punto di vista il soggetto ‘prende coscienza’ di sé nel momento stesso nel quale si scopre dipendente, nel momento nel quale il mondo che ha in sé appare in una concentrazione dialettica. Il mondo vive se stesso in me in quanto io sono in prima persona e io sono questa prima persona che ha il mondo che vive in sé. Ma questo mondo che in me è attivo mi rivela a me stesso come passività e quindi discopre la mia soggettività come continua interiorizzazione del condizionato e dell’esterno che, proprio in me, vive come bisogno”. Ibid.

  59. 59.

    See Paci, Enzo. 1967. Il ritorno a Freud. aut aut 98:62–67. Reprinted in Paci, Idee per una enciclopedia fenomenologica, 379–388.

  60. 60.

    Paci, Idee per una enciclopedia fenomenologica, 382.

  61. 61.

    Ibid., 388.

  62. 62.

    Ibid.

  63. 63.

    “L’appercezione, emergendo dalla genesi, dalla costituzione infantile dell’oggetto, presuppone l’Urstiftung e un rapporto ancor più originario tra l’infante e l’‘altro’: questo altro per la psicologia dell’infanzia potrebbe essere la madre. Il distacco dalla madre farà sì che l’uomo possa sentire un Alter ego nella rappresentazione se la nostalgia per la madre si trasforma in un nucleo intenzionale e cioè in un nucleo aperto al nuovo, all’avvenire, al telos (…). In realtà l’originaria fondazione, potremmo dire ‘materna’, (lo stesso Husserl lo dice nell’inedito E III 5) è sempre presente in noi e sempre viva. L’Urstiftung è sempre attiva.” Paci, Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl, 144.

  64. 64.

    Paci, Idee per una enciclopedia fenomenologica, 385.

  65. 65.

    Ibid., 383–384.

  66. 66.

    Ibid.

  67. 67.

    Ibid., 386.

  68. 68.

    Ibid.

  69. 69.

    Ibid.

  70. 70.

    See Paci, Enzo. 1970. Due temi fenomenologici: I. Fenomenologia e dialettica. II. La fenomenologia e la fondazione dell’economia politica. aut aut 116:7–37. Reprinted in Paci, Idee per una enciclopedia fenomenologica, 428–455.

  71. 71.

    Paci, Idee per una enciclopedia fenomenologica, 256.

  72. 72.

    See Vigorelli, Amedeo. 1973. La nozione di bisogno da Hegel a Marx: fondazione naturalistica e fenomenologica dell’economia. aut aut 134:60–78.

  73. 73.

    Paci, Idee per una enciclopedia fenomenologica, 256.

  74. 74.

    Ibid., 446.

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Vigorelli, A. (2020). A New Phenomenological Beginning: A Dialogue Between Enzo Paci and Husserl. In: Buongiorno, F., Costa, V., Lanfredini, R. (eds) Phenomenology in Italy. Contributions to Phenomenology, vol 106. Springer, Cham. https://doi.org/10.1007/978-3-030-25397-4_5

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