Conclusioni
I dati da noi ottenuti ci aiutano a riflettere sulla metodologia dell’intervento logopedico, che necessita quindi di venire inteso in senso specifico rispetto agli ambiti strettamente linguistici, sia in senso formale che funzionale, ma anche in termini di progetto di intervento sulle abilità prassiche sequenziali e di coordinazione motoria fine. Sono sempre più frequenti i casi di DSL che ci troviamo ad affrontare nella pratica clinica con componenti disprattiche in particolare correlate a difficoltà nella gestualità simbolica, nella coordinazione delle mani e delle dita delle mani e nelle abilità di disegno.
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© 2005 Springer-Verlag Italia, Milano
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Fionda, B. (2005). Applicazione e sperimentazione del Protocollo APCM in un campione di bambini con Disturbo Specifico del Linguaggio: correlazione tra DSL e disprassia. In: Protocollo per la valutazione delle Abilità Prassiche e della Coordinazione Motoria APCM. Metodologie Riabilitative in Logopedia, vol 13. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/88-470-0399-7_6
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