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Robert Musil: la Matematica come audacia della pura ratio

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Lettera Matematica Pristem

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Note

  1. L’aggettivo “razioide” è un neologismo introdotto da Musil nel saggio Schizzo della conoscenza del poeta per qualificare tutto ciò che può essere organizzato tramite il metodo scientifico e che risponde a regole fisse. Se la sfera del razioide include in primo luogo la natura fisica, la sfera del non razioide è invece “il regno delle eccezioni” e “la patria del poeta”: essa è caratterizzata dall’indeterminatezza, dalla creazione e dall’apertura delle esperienze. Cfr. Musil R., Schizzo della conoscenza del poeta, in Saggi e lettere, Einaudi, Torino, 1995.

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  2. Musil R., L’uomo matematico, in Saggi e lettere, op. cit., p. 16.

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  3. Musil R., I turbamenti del giovane Törless, in Racconti e teatro, Einaudi, Torino, 1964, p. 65.

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  4. Ibid.

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  5. Ibid., p. 76.

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  6. Ibid., pp. 76–77.

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  7. Magris C., “Musil e le scuciture dei segni”, Strumenti critici, n. 3, pp. 273–305, 1974.

  8. Per l’influsso del testo di Hans Vaihinger Philosophie des Als Ob sulla filosofia della Matematica elaborata nel Törless si veda Varzi A., “Musil’s imaginary bridge”, The Monist, n. 97, pp. 30–46, 2014.

  9. A conclusioni simili giunge Genno C.N., “The nexus between mathematics and reality and phantasy in Musil’s works”, Neophilologus, n. 70, pp. 270–279, 1986.

  10. Musil R., L’uomo senza qualità, Mondadori, Milano, 1992, p. 45.

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  11. A questo proposito, Ulrich, il protagonista de L’uomo senza qualità, in una conversazione con Walter e Clarisse, afferma: “Ma quando penso che cinquemila anni fa le donne scrivevano ai loro amanti le stesse identiche lettere di oggi, non riesco più a leggerne nessuna senza chiedermi se non sarebbe finalmente ora di cambiare!” (Musil R., L’uomo senza qualità, op. cit., p. 291).

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  12. Ibid., p. 48.

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  13. Venturelli A., Progetto Musil, Bulzoni, Roma, 1980.

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  14. In particolare, nei capitoli 61 e 62. L’idea di una organizzazione scientifica dello spirito è avanzata anche nel dramma musiliano / fanatici (1921). L’investigatore Stader suggerisce che forse sarebbe da attuare il meccanismo per cui “chi non sa risolvere un inte grale o non conosce a perfezione qualche tecnica sperimentale non dovrebbe essere qualificato, oggi, a trattare i problemi dell’anima”. Stader propone quindi a Thomas, uno dei protagonisti della farsa, di entrare come collaboratore scientifico nel suo istituto investigativo, per “perfezionare l’Arte Investigativa sino a farne la Dottrina di vita dell’Uomo scientifico superiore. È solo un’agenzia di investigazioni, però il suo scopo è l’organizzazione scientifica del cosmo” (Musil R., I fanatici, In Racconti e teatro, op. cit., pp. 389–391).

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  15. Musil R., L’uomo senza qualità, op. cit., p. 340.

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  16. Musil R., Diari, Einaudi, Torino, 1980, p. 1411. La domanda di Hexner, come Musil la chiama più volte, gli venne posta da un conoscente viennese, Ervin Hexner (in seguito emigrato negli Stati Uniti e professore di Diritto all’Università di Pennsylvania), che desiderava sapere in che modo volesse raffigurare nel romanzo le sue teorie contemplative e, poiché riassumeva compiutamente tutta la problematica dei suoi intenti narrativi, questo quesito non cessò di assillarlo. Ancora nel 1942, poco prima di morire, annotava: “La domanda di Hexner: “Come lo vede concretamente?” non può più venire rimandata”.

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  17. A conferma di ciò, in una nota estemporanea scritta su un foglio sparso risalente al periodo giovanile o comunque anteriore alla prima metà degli anni Venti, Musil annota la frase “Morale matematica: l’eredità di Nietzsche” (Musil R., Saggi e lettere, op. cit., p. 457). Gli influssi nietzscheani sulla formulazione musiliana della morale matematica sono ravvisabili anche nella fisionomia del Möglichkeitsmensch, dell’uomo della possibilità, e nei temi del laboratorio, dell’esperimento e della vivisezione.

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  18. Scienza formale, teoria dei segni: come la logica, e quella logica applicata che è la matematica. In esse non compare affatto la realtà neppure come problema”. Questo aforisma è in Nietzsche F., Il crepuscolo degli idoli, In Opere complete, Adelphi, Milano, 1964 e ss., volume 6, tomo 3, pag. 64 ed è riportata in Musil R., Diari, op. cit., p. 51.

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  19. Barbera S. e Campioni G., Il genio tiranno. Ragione e dominio nell’ideologia dell’Ottocento: Wagner, Nietzsche e Renan, ETS, Pisa, 2010.

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  20. Nietzsche F., La gaia scienza, in Opere complete, op. cit., volume 5, tomo 2, p. 155.

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  21. Musil R., L’uomo matematico, op. cit., p. 17.

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  22. Ibid., p. 16.

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  23. Ibid., p. 15.

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  24. Ibid., pp. 16–17.

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  25. Ibid., p. 16.

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  26. Ibid., p. 17.

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Larese, C. Robert Musil: la Matematica come audacia della pura ratio. Lett. Mat. Pristem 91, 59–64 (2014). https://doi.org/10.1007/BF03356675

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