Sunto
Vengono presentati i risultati delie esperienze eseguite su un filamento di tungsteno incandescente. Con queste esperienze è stato possibile mettere in evidenza che l’effeto prodotto da un intenso fascio luminoso, costituito da radiazioni di frequenza molto minore delia soglia fotoelettrica, deve essere considerato come risultante di due effetti: l’uno, molto preponderante (circa i 9/10 dell’effetto totale), di origine puramente termica; l’altro di origine fotoelettrica e di intensità crescente col crescere delia frequenza dette radiazioni incidenti.
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Nota presentata alla seduta del 3 giugno della E. Accademia dei Lincei e alla XXVIII Riunione S. I. P. S.
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Ricca, V., della Corte, M. Sull’effetto fotoelettrico nei metalli incandescenti. Nuovo Cim 16, 410–416 (1939). https://doi.org/10.1007/BF02960135
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