On the measurement of ionization in nuclear plates

Summary

Using an apparatus previously described, measurements of the number of gaps$\bar n$, total length of gaps$\bar x$, mean gap length$\bar w = \bar x/\bar n$, and number of « long » gaps$\bar n_{\varepsilon ^. }$, were made on a large number of tracks. Proton, π-meson and μ-meson tracks coming to rest in the stack of pellicles (the no. 29 stack of Sardinian Expedition 1953) were employed. A rather large velocity interval has been investigated (0 <v/c < 0.80). Our experimental results have been compared with the different theories which have been proposed to describe the formation of tracks of ionizing particles in nuclear emulsions. The problem of choosing the parameter which must be measured in the different velocity intervals in order to obtain the best value of the mass is discussed. It turns out that the best parameters are: in the near minimum region$\bar w$, and in the « clogged » region$\bar x$.

Riassunto

Mediante un apparato già descritto è stata eseguita una serie molto estesa di misure sulle « lacune » delle tracce in emulsioni nucleari. Sono state misurate: la densità$\bar n$, la lunghezza totale$\bar x$, la lunghezza media$\bar w = \bar x/\bar n$ delle lacune e la densità$\bar n_{\varepsilon ^. }$ delle sole lacune « lunghe ». Sono state impiegate tracce di protoni e di mesoni π e μ terminanti il loro percorso entro un pacco di pellicole esposto durante la campagna di lanci svolta a Cagliari nel 1953. È stato studiato un intervallo di velocità notevolmente esteso (0 <v/c < 0.80). I risultati sperimentali vengono paragonati con i modelli di traccia proposti finora da diversi autori. Si discute la scelta del parametro che, in ogni intervallo di velocità, risulta il più conveniente per risalire alla massa della particella. Risulta che nella regione prossima al minimo è preferibile il parametro$\bar w$, mentre nella zona di alta ionizzazione è più conveniente usare il parametro$\bar x$.