Riassunto
Nella situazione qui impietosamente descritta, a ciascuno di noi, per salvarsi dall’ossessione della ricerca dell’immagine perfetta, compresa la linea perfetta, occorre un gioco di palpebre. È necessario spalancare gli occhi di fronte alla realtà, per poi socchiuderli, rimeditando sulle cose viste e compiendo di conseguenza un’opera di smascheramento, per far zampillare le fonti dell’essenziale; e in primo luogo la cura di sé. Questa non è soltanto attenzione ossessiva al corpo e alla sua bellezza, è qualcosa che riguarda la nostra interiorità, la nostra stessa essenza, che interpella in prima istanza la filosofia, come arte diabolica e terapeutica.
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Clerici, F., Vanotti, A., Gabrielli, F. (2010). Il gioco di palpebre. In: Il corpo in vetrina. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1691-0_6
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-1691-0_6
Publisher Name: Springer, Milano
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